Riunione del Gruppo di Lavoro “Efficienza Energetica” di Kyoto Club

La riunione del Gruppo di Lavoro "Efficienza energetica" di Kyoto Club, coordinato da Laura Bruni, Direttore affari istituzionali e relazioni esterne di Schneider Electric, è in programma venerdì 9 marzo (ore 11,30-13,00) presso gli uffici di Kyoto Club in via Genova 23 a Roma.

L'incontro avrà il seguente ordine del giorno:1) Breve condivisione sviluppi 2017; 2) Politiche nazionali e obiettivi  UE al 2030:  dal “ Impresa 4.0” alle prossime direttive europee EE / EPBD; 3) Proposte mirate per nuove iniziative del GdL Efficienza Energetica; 4) Collaborazione con gli altri Gruppi di Lavoro dell’Associazione – Appuntamento del 14 marzo 2018 a MCE: Convegno su Fondo nazionale per l’EE; 5) Prossima riunione del Gruppo di Lavoro Efficienza Energetica Kyoto Club; 6) Varie ed eventuali. 

L'appuntamento è aperto alla partecipazione degli altri Coordinatori dei Gruppi di Lavoro ed a tutti i Soci di Kyoto Club. Ci farebbe piacere se potessi intervenire e portare il tuo contributo alla discussione.

Per questioni logistiche e di organizzazione dei lavori della riunione, si chiede cortesemente di confermare la partecipazione entro mercoledì 7 marzo Enrico Marcon:  e.marcon@kyotoclub.org 

Per chi avesse difficoltà a spostarsi è possibile partecipare anche in videoconferenza.

Riforma Ets europeo, il Consiglio Ue approva la riforma del sistema di scambio quote di emissione

L'iter si approvazione della riforma ETS, la normativa che riduce le quote di emissioni disponibili nel cosiddetto "mercato del carbone" è concluso: il 27 febbraio anche il consiglio Ue ha dato il via libera alla direttiva, che giunge tre settimane dopo l'ok da parte di Strasburgo.

L'ETS costituisce uno degli strumenti principali per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Il riesame contribuirà all'obiettivo dell'UE di ridurre le proprie emissioni di almeno il 40% entro il 2030, conformemente all'impegno assunto nel quadro dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.

La nuova direttiva, che entrerà in vigore il ventesimo giorno dalla sua pubblicazione in gazzetta ufficiale, prevede la riduzione annua delle quote di emissioni messe all'asta  del 2,2% dal 2021. Inoltre è stata rafforzata la capacità della riserva di stabilità del mercato ETS, che serve a eliminare le quote di emissioni in eccesso sul mercato: una volta attivata, la riserva assorbirebbe fino al 24% delle quote in eccesso in ogni asta annuale, per i primi quattro anni, aumentandone il prezzo e incentivando di conseguenza la riduzione delle emissioni.

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Assemblea annuale di Federcanapa

Venerdì 16 marzo dalle h 10.30, a Roma presso la sede del CNR in via dei Taurini 19 (vicinanze stazione Termini), si terrà l’assemblea annuale di Federcanapa.

L’incontro avrà per ordine del giorno:

  • semine 2018 e reperimento delle sementi;
  • considerazioni sulla coltivazione e gli usi delle infiorescenze;
  • progetti Federcanapa per il 2018;
  • conto consuntivo e bilancio preventivo Federcanapa
  • varie ed eventuali

La prima parte dell’assemblea sarà aperta anche ai non iscritti all’associazione.

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Nel mondo ci sono oltre 100 città alimentate per il 70% da energia rinnovabile

Su 570 città del mondo censite, più di 100 hanno già raggiunto una quota del 70% di energia elettrica prodotta da rinnovabili, un numero che cresce costanmtemente.

Lo afferma Carbon Disclosure Project (CDP) , un'organizzazione che fornisce ad imprese, governi e investitori il sistema globale di misurazione e rendicontazione ambientale.

Sul podio delle città più green a livello energetico stilata da CDP c'è Oslo (Norvegia) che produce circa il 100% di energia elettrica da rinnovabili. Tra le altre città che figurano nell'elenco: Auckland, (Nuova Zelanda), Nairobi (Kenya), Seattle (Stati Uniti) e Vancouver (Canada).

Nel 2015 erano solo 42 i centri che avevano dichiarato una copertura di oltre il 70% della domanda elettrica da energie rinnovabili (i dati sul mix di rinnovabili sono auto segnalati tramite il questionario di CDP). Oggi, secondo i risultati di CDP, 275 città dichiarano di utilizzare energia idroelettrica, 189 eolica e 184 solare. Altre 164 utilizzano biomasse e 65 fonti geotermiche.

In questa lista, figurano anche due città italiane, Oristano e Bolzano: la prima sfrutta la propria elettricità al 100% da fonti idroelettriche e ha come obiettivo la riduzione delle emissioni climalteranti del 23% entro il 2020. La seconda, ricava la propria energia elettrica da un mix di fonti come idroelettrico e solare.

La lista di CDP include anche Reykjavík, Capitale dell'Islanda, città che sfrutta l'energia geotermica e idroelettrica, e Basilea, in Svizzera, alimentata per il 100% da energia rinnovabile.

Nella classifica figuarno anche 58 grandi città USA che si sono impegnate a passare al 100% a fonti rinnovabili: esemplare è il caso Burlington, in Vermont, che soddisfa il proprio fabbisogno energetico con  energia eolica, solare, idroelettrica e biomassa.

C'è un enorme potenziale di energia solare ed eolica in molti paesi africani: centri come Dar es Salaam, in Tanzania, Harare, in Zimbabwe e Mazabuka, nello Zambia stanno già sfruttando i loro benefici.

I dati CDP 2017 mettono in evidenza come le città stiano intensificando dal 2015 le azioni contro i cambiamenti climatici, con un significativo aumento dei report ambientali, degli obiettivi di riduzione delle emissioni e dei piani di azione per il clima, ciò, si spiega, in seguito all’Accordo di Parigi.

“Le città sono responsabili del 70% delle emissioni di CO2 legate all'energia. Il loro potenziale per la costruzione di un'economia sostenibile è dunque immenso. Invitiamo tutte le città a rivelarci i propri piani, a collaborare per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e dare priorità allo sviluppo di ambiziose strategie di approvvigionamento di energia rinnovabile. Ora è il momento di agire”, ha dichiarato Kyra Appleby, Director of Cities, CDP.

Con circa 275 città che sfruttano le potenzialità dell' energia idroelettrica, 189 che generano elettricità dall'energia eolica e 184 che utilizzano il fotovoltaico solare, ci aspettiamo di vedere più città destinate al 100% di energia rinnovabile.

Guarda il database di CDP

Le città del mondo alimentate da energia rinnovaile

Il CDM approva il decreto di riduzione delle emissioni inquinanti

Roma, 22 febbraio 2018 – E’ stato approvato oggi in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni e del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, un decreto legislativo in attuazione della direttiva Ue 2016/2284 in materia di riduzione delle emissioni nazionali di alcuni inquinanti atmosferici. Il provvedimento ha l’obiettivo di perseguire il miglioramento della qualità dell’aria e la salvaguardia della salute umana e dell’ambiente e di promuovere una partecipazione più efficace dei cittadini ai processi decisionali.

In particolare, in conformità alla direttiva Ue, lo schema di decreto mira a ridurre le emissioni nazionali annue di origine antropica di una serie di sostanze (il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto, i composti organici volatili non metanici, l’ammoniaca e il particolato fine) per rispettare entro il 2020 e il 2030 i livelli di emissioni stabiliti. Prevede l’attivazione del monitoraggio delle emissioni di una serie di sostanze per cui non sono previsti obblighi di riduzione e la creazione di dati sugli impatti sugli ecosistemi dell’inquinamento atmosferico.

Lo schema di decreto disciplina inoltre un’azione coordinata e omogenea tra le istituzioni – statali, regionali e locali – coinvolte. Per quanto attiene al ministero dell’Ambiente, gli è conferita la gestione della procedura di elaborazione e di adozione del programma nazionale, per la cui attuazione è prevista l’istituzione, alla presidenza del Consiglio, di un tavolo di coordinamento tra i ministeri dell’Ambiente, Sviluppo economico, Infrastrutture, Politiche agricole, Salute e le autorità regionali e locali designate dalla Conferenza unificata.

La normativa sugli obblighi di riduzione delle emissioni attualmente in vigore è quella contenuta nel decreto legislativo 21 maggio 2004 n.171.

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