Legislatura sostenibile, le proposte di Coalizione Clima ai partiti per ambiente, clima ed energia

Coalizione Clima è un netwiork di associazioni . di cui fa parte anche Kyoto Club – nato nel 2015 con l’obiettivo di costruire iniziative e mobilitazioni comuni, nazionali e territoriali, per raggiungere la massima sensibilizzazione possibile sulla lotta ai cambiamenti climatici e perché si giunga a un accordo equo, vincolante ed efficace per mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2° C.

Gli impegni internazionali assunti dai governi, prima con gli obiettivi Onu di sviluppo sostenibile al 2030 e poi con l’Accordo sul clima di Parigi, che andavano in questa direzione, non sono stati accompagnati da conseguenti ambiziose politiche a livello dei singoli paesi, compresa l’Italia. Per questo la Coalizone ha redatto un documento in cui avanza ai partiti che si candidano a governare il nostro Paese, 8 proposte concrete per contribuire alla lotta globale contro i cambiamenti climatici e allo stesso tempo costruire nuova occupazione, democrazia e giustizia sociale.

Tra i punti proposti: un Piano Clima-Energia e per la Giusta Transizione che garantisca opportunità di lavoro nei settori che riducono le emissioni, favoriscano piani di adattamento ai cambiamenti climatici; la conferma del Phase Out del carbone al 2025, come previsto dalla Strategia Energetica Nazionalela completa decarbonizzazione attraverso maggiori investimenti in termini energetici che vengano indirizzati sui settori dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili; attuazione del Clean Energy for All Europeans package e assunzione, da parte dell'Italia, di un ruolo di primo piano in Europa per alzare i target su taglio delle emissioni di CO2, la quota di produzione da fonti rinnovabili e l’incremento dell’efficienza energetica.

E ancora, investimenti nei settori della ricerca e sviluppo, realizzazione di infrastrutture per le energie rinnovabili ed efficienza energetica, sviluppo di città sostenibili, mobilità sostenibile, messa in sicurezza del territorio e piani di adattamento al cambiamento climatico; la diffusione della cultura della sostenibilità per accelerare il cambiamento; la definizione degli strumenti per garantire la partecipazione democratica, nelle scelte energetiche strategiche del paese, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni regionali e locali e della società civile; un maggiore impegno dell'Italia nell'attuazione degli accordi internazionali sul clima, in primis dell'Accordo di Parigi e dell'Agenda di Sviluppo Sostenibile dell'Onu 2030.

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La Commissione EU approva il Capacity Market, strumento fondamentale per gli obiettivi di decarbonizzazione della SEN

Dopo oltre 4 anni di lavoro portato avanti dal Mise, con il supporto dell’Autorità dell’Energia e di Terna, anche l’Italia, al pari di altri Paesi europei, ha un meccanismo di Capacity Market nel settore elettrico, grazie all’approvazione odierna a Bruxelles dello schema presentato. 

Elettricità Futura esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto. – commenta Simone Mori, presidente dell’Associazione – L’obiettivo fondamentale di garantire al sistema elettrico sicurezza e adeguatezza sarà ora più facilmente percorribile. Il Capacity Market fornirà segnali di prezzo di medio/lungo periodo al settore, al fine di indirizzare le scelte degli operatori

Allo stesso modo, – prosegue Mori – il mantenimento di un adeguato backup al sistema elettrico da parte degli impianti termoelettrici a gas, derivante dall’implementazione del mercato della capacità, permetterà di raggiungere i due obiettivi definiti dalla SEN del 55% di rinnovabili sui consumi elettrici finali al 2030 e del phase out degli impianti a carbone al 2025. In assenza di tale meccanismo, siamo convinti che non sarebbero stati possibili.” 

Ora è necessario che il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Arera – auspicando per quest’ultima una soluzione tempestiva alla vicenda del rinnovo dei suoi vertici – approvino in tempi brevi il decreto e le delibere di attuazione. E’ di fondamentale importanza partire con le prime aste già in autunno, magari prevedendo a valle un eventuale momento di check up del meccanismo, nel caso in cui alcuni elementi non funzionassero al meglio.

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Marzo: prima edizione del mese del riciclo di carta e cartone

Quest’anno, per la prima volta, marzo si vestirà di carta e cartone. Comieco in collaborazione con la Federazione della Filiera della carta e della grafica, Assocarta e Assografici, promuove la prima edizione del “Mese del Riciclo di carta e cartone”: una campagna nazionale ricca di iniziative culturali, appuntamenti educativi e incontri informativi per spiegare agli Italiani il valore e le potenzialità di carta e cartone e del loro riciclo. 

Attraverso il coinvolgimento dei cittadini, degli operatori del settore e degli artisti che hanno saputo cogliere la versatilità del materiale e trasferirla in vere opere d’arte e installazioni, sarà possibile mettere in evidenza il valore di carta e cartone. Nel calendario, che ogni settimana si arricchisce di iniziative speciali toccando Milano, Roma, Napoli e le principali città italiane, segnaliamo Palacomieco (struttura itinerante a ingresso libero dove poter imparare il riciclo di carta e cartone in maniera divertente e interattiva), che in occasione di Tempo di Libri, dall’8 al 12 marzo, torna a Milano. Mentre dal 21 al 23 marzo, con RicicloAperto giunto alla 17° edizione, si apriranno le porte degli impianti della filiera cartaria in tutta Italia per mostrare le fasi del ciclo del riciclo di carta e cartone. 

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Accordo di Parigi: impegni ancora insufficienti, ma è l’impulso per uno sforzo comune

L'Accordo di Parigi ha avuto impatti reali nell'azione dei Paesi firmatari sul clima? Secondo Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club, l'impegno internazionale nel combattere le emissioni climalteranti si è rafforzato. 

"Dei 19 paesi hanno deciso di uscire dal carbone , ben cinque (Francia, Regno Unito, Norvegia, Olanda, India) hanno indicato una data per la fine delle vendite delle auto a combustione interna – scrive Silvestrini nell'ultimo editoriale su Qualenergia.it. E continua – Ci sono poi le città Usa che puntano all’obbiettivo “100% rinnovabili” e i Paesi, dalla Cina alla California, dal Messico al Canada, che hanno dato un prezzo al carbonio, in attesa che si riesca imporre una carbon tax globale".

Ma poi il Direttore mette in guardia: gli sforzi portati avanti sono importanti, ma chiaramente insufficienti. "La sfida che si aspetta nei prossimi anni è talmente radicale che non bastano risposte difensive – afferma lo scienziato – occorre ridiscutere l’attuale modello economico e riflettere sui cambiamenti da avviare per garantire una “'prosperità senza crescita'".

Leggi l'editoriale di Gianni Silvestrini su QualEnergia.it