Il Coordinamento FREE presenta alla politica gli emendamenti necessari per la semplificazione delle fonti rinnovabili

«Semplificare le rinnovabili nel rispetto del territorio e del paesaggio non solo è possibile, ma è necessario e urgente. – così si è espresso il presidente del Coordinamento FREE, G.B. Zorzoli presentando gli emendamenti al Decreto-Legge 16 luglio 2020 n. 76 (DL Semplificazioni) che riguardano le fonti rinnovabili e che sono stati presentati oggi alla politica – Abbiamo messo in campo tutte le conoscenze presenti nel Coordinamento per offrire alla politica uno strumento agile, flessibile e variegato per fare fronte alla crisi economica e occupazionale dovuta al Covid-19, per la quale le fonti rinnovabili sono una delle principali soluzioni . Oltre a ciò l'uso delle rinnovabili in consentirà di rispettare gli impegni europei in materia di clima, al 2030, che l'Italia ha presentato a Bruxelles con il Pniec. E voglio ricordare che senza queste necessarie semplificazioni abbiamo calcolato che per il raggiungimento degli obiettivi del Pniec serviranno ben 67 anni».

Il documento con gli emendamenti, redatto dal coordinamento FREE, è composto da 45 pagine suddivise in 14 capitoli (in allegato), ognuno dei quali contiene le semplificazioni alle rinnovabili necessarie. Ecco alcuni esempi.

Per il fotovoltaico si propone la messa a punto di un sistema di condivisione con tutti gli enti preposti a livello territoriale, con il quale s'individuano gli impianti indispensabili per la realizzazione del Pniec, mentre un capitolo importante è quello del revamping degli impianti per i quali si prevede una semplificazione nel caso siano rispettati dei vincoli precisi relativi all'aumento di ingombro e potenza installata. Si tratta di arrivare a un quadro regolatorio chiaro e univoco attraverso il quale gli imprenditori delle rinnovabili sapranno, finalmente, quali sono i confini certi nei quali agire.

Discorso analogo per l'eolico una rinnovabile che oggi, grazie ai progressi tecnologici, consente di ottenere più energia dal vento, con incrementi minimi delle dimensioni delle pale e spesso con una diminuzione del numero delle stesse. FREE chiede di fare il punto, inoltre, su ciò che sono le "modifiche non sostanziali" (autorizzabili con Procedura Abilitativa Semplificata), e quelle "sostanziali” (assoggettate ad Autorizzazione Unica), visto che delle linee guida nazionali in merito e previste dal D.lgs. 28/2011, art.5, comma 3, dopo undici anni non c'è traccia.

Per la geotermia utilizzata a livello locale FREE chiede che gli impianti, fondamentali per l'efficienza energetica, siano assoggettati alla procedura abilitativa semplificata nel rispetto dell'ambiente visto che la richiesta di questa semplificazione è limitata ai casi in cui il prelievo e la restituzione delle acque sotterranee sono confinati alla falda superficiale.

Per quanto riguarda la mobilità elettrica, uno dei driver della mobilità sostenibile post Covid-19, si suggerisce, tra le altre cose, che l'installazione di sistemi di ricarica in aree private sia un'attività libera, nel rispetto delle normative vigenti, mentre che la realizzazione di un punto o di una stazione di ricarica dei veicoli elettrici su suolo pubblico adiacente alla strada sia sottoposta solo a una richiesta unificata d'occupazione e manomissione del suolo pubblico, sempre nel rispetto delle norme.

«Le nostre proposte di semplificazione sono in realtà dei suggerimenti che in buona parte del mondo già esistono e sono volti a superare la stratificazione burocratica disorganizzata che si sedimentata in anni dove le problematiche autorizzative degli impianti da fonti rinnovabili sono state affrontate spesso in maniera disorganica. – conclude Zorzoli – Ora con questo lavoro dettagliato ed "efficiente" che abbiamo presentato alla politica nessuno dei decisori avrà più alibi per non affrontare le questioni legate alle rinnovabili e sarà chiaro chi è sul serio per un futuro sostenibile e chi, invece, pensa al futuro guardando solo nello specchio retrovisore».

Ecco l'indice del dossier redatto dal Coordinamento FREE che è in allegato:

1. Semplificazioni relative agli impianti fotovoltaici 2

2. Semplificazioni relative ai sistemi di accumulo 10

3. Procedimento Autorizzazione Unica Idroelettrico 13

4. Repowering degli impianti eolici 18

5. Spalmaincentivi volontario 23

6. Razionalizzazione della VIA 26

7. Bilancio di massa e riconversioni biometano 28

8. Semplificazione degli interventi di efficienza energetica di edifici esistenti

29

9. Conto Termico

31

10. Teleriscaldamento 35

11. Certificati Bianchi 36

12. Promozione dell’efficienza energetica attraverso sistemi geotermici

37

13. Semplificazioni fiscali in materia di microcogenerazione 40

14. Semplificazione delle norme per la realizzazione di punti e stazioni di ricarica di veicoli elettrici 42

Scarica il dossier di Coordinamento FREE (pdf)

Rinnovati gli organi associativi ANEV. Simone Togni eletto presidente all’umanità

Sono molto onorato di avere ricevuto la fiducia unanime del Consiglio Direttivo appena rinnovato dellANEV che mi ha designato come Presidente dellANEV per i prossimi tre anni ha dichiarato Togni Un Consiglio Direttivo così prestigioso che annovera nomi di grande rilevanza professionale ed etica del settore delle rinnovabili mi rende ancor più determinato nellaffrontare con il giusto piglio la sfida di guidare lANEV per il prossimo triennio. Moltissime sono le sfide da affrontare e lo faremo con grande dinamicità e senza fare sconti. Questo è il momento del coraggio e della decisione e lAssociazione, che in questi anni è cresciuta moltissimo, si farà sentire con tutta la forza che ha. Questi sono gli anni decisivi per il futuro del nostro Pianeta e lANEV si batterà con ogni forza affinché vincano le scelte migliori per il Paese, senza compromessi e solo con chi la pensa come noi. Per vincere questa giusta battaglia dovremo serrare le fila con gli amici e allontanarci da chi non condivide i nostri obiettivi, per questo ho ritenuto indispensabile conferire deleghe chiare ai pochi Vice Presidenti con i quali si completa una squadra di assoluto livello e adeguata alle sfide che ci apprestiamo ad affrontare. Uniti e determinati come siamo possiamo serenamente proporci verso gli interlocutori Istituzionali come veicolo affidabile e solido, rappresentativo dellintero comparto!.

 

   LANEV è giunta ad oltre 95 aziende associate che rappresentano il comparto e la continua crescita mostra la fiducia che le aziende delleolico hanno nellAssociazione.

Per una PAC a emissioni zero, Kyoto Club presenta il progetto CNC

CNC – Per una PAC a emissioni zero è un’attività replicabile in altre regioni dell’UE con cui si intendono promuovere gli orientamenti e gli obiettivi della PAC, grazie al coinvolgimento e al ruolo attivo dei giovani agricoltori, al fine di avviare un dialogo sulle criticità dell'integrazione delle aree rurali e raccogliere proposte per trovare soluzioni intelligenti da proporre ai Governi regionali.

Di durata annuale (1° agosto 2020 – 31 luglio 2021), l’iniziativa vuole mettere al centro direttamente gli studenti, e che offro loro la possibilità di avanzare nuove proposte per contribuire a migliorare la situazione esistente e apportare un piccolo contributo allo sviluppo della materia.

Tra le attività previste dal progetto CNC: venti webinar tematici e seminari frontali negli Istituti di Agraria che favoriranno il networking tra operatori e imprenditori agricoli per presentare le opportunità offerte dalla PAC, favorendone il livello di conoscenza, le opportunità che questa offre per il miglioramento della sostenibilità ambientale, la resilienza climatica e la diffusione di più sane abitudini alimentari.

Il progetto verrà presentato ufficialmente a settembre a Roma presso la Sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, in base alla situazione emergenza Covid-19. Sarà trasmessa anche la diretta streaming dell’evento di apertura.

È stato richiesto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricoli e Forestali – Mipaaf al progetto CNC.

Scopri di più su CNC!

In allegato (pdf) il comunicato stampa.

comunicato stampa (pdf)

Osservazioni ed emendamenti al DL Semplificazioni “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”

Il giudizio non è positivo innanzitutto per quello che non c’è, e che invece avrebbe dovuto essere, ovvero l’intervento essenziale: la riduzione del numero esorbitante di stazioni appaltanti che è il principale motivo delle lentezze che si vogliono combattere.

Inoltre, sembra che il Governo, piuttosto che lavorare con il cacciavite per razionalizzare e rendere più spedite le procedure ordinarie, abbia scelto la strada della “straordinarietà”, una strada già battuta in passato e che non ha mai portato risultati positivi e che anzi è foriera di molti rischi come evidenziato dalle osservazioni delle associazioni ambientaliste (vedi pdf allegato in basso) che abbiamo sottoscritto e che ci auguriamo trovino riscontro nelle modifiche che il Parlamento vorrà apportare al provvedimento 

Infine, ci pare gravissimo che sul tema delle rinnovabili e dell’efficienza energetica ci sia davvero troppo poco, e la commissione via speciale per i progetti indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi pniec non riteniamo sia sufficiente e che possa svolgere efficacemente il ruolo assegnatole senza intervenire con radicalita sulle procedure autorizzative. Come Coordinamento FREE abbiamo quindi predisposto una serie di emendamenti (vedi pdf qui – Emendamenti proposti dal Coordinamento FREE per una ripartenza del Paese all'insegna della transizione energetica – aggiornamento sulle disposizioni del Decreto-Legge 16 luglio 2020 n. 76 – DL Semplificazioni) che abbiamo inviato ai Parlamentari in modo da ovviare a questa grave carenza che se non fosse sanata renderebbe questo provvedimento un’ennesima occasione mancata.

In allegato (pdf) le osservazioni delle Associazioni Kyoto Club, Wwf, Legambiente, Greenpeace, INU, Federazione Nazionale Pro Natura e Touring Club Italia.

 

Osservazioni (pdf)

Sostenibilità: FS Italiane al secondo posto della classifica Integrated Governance Index (IGI)

Per la prima volta il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha preso parte all’Integrated Governance Index (IGI) di ET.group, progetto sviluppato dalla società ETicaNews. Sono state 74 le principali aziende italiane, di cui 58 quotate, a partecipare all’edizione 2020 della ESG Business Conference, svoltasi quest’anno online, nel corso della quale sono stati presentati i risultati dell’Index. Il Gruppo FS Italiane si è posizionato al secondo posto nella classifica Top3 Non Quotate e al 34esimo posto nella classifica generale IGI.

L’IGI è uno strumento di benchmarking e promozione di consapevolezza per le aziende, che fotografa il progresso nella governance della sostenibilità o governance integrata. In particolare, l’IGI esprime in modo chiaro e sintetico il posizionamento delle aziende in relazione agli aspetti chiave di sostenibilità, come la presenza di un comitato sostenibilità o la diversity del board.

È proprio sulla sostenibilità che il Gruppo FS Italiane ha costruito e sta costruendo la propria strategia. Il Rapporto di Sostenibilità 2019, infatti, non solo presenta le azioni, i risultati e gli approcci con cui il Gruppo intende creare valore durevole e coerente con le necessità degli stakeholder e gli equilibri ecologici, ma definisce anche gli obiettivi di lungo periodo (2030-2050) sui temi chiave: sicurezza, mobilità sostenibile ed emissioni di anidride carbonica.

Scarica il rapporto di sostenibilità