Dalle discussioni del 20 luglio scorso è emersa la capacità, e anche volontà, di agire rapidamente per fornire agli agricoltori europei la sicurezza e le garanzie necessarie per i prossimi anni, nonchè per realizzare le ambizioni ambientali.Si può aprire la strada a forti impegni politici in materia di sostenibilità, protezione del clima e sicurezza alimentare entro la fine del 2020.
La presidenza tedesca ha presentato il proprio programma di lavoro e le sue priorità nel settore dell’Agricoltura e pesca: la riforma della PAC, la strategia “Dal produttore al consumatore”, il benessere degli animali, l’etichettatura dei prodotti alimentari, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e le possibilità di pesca per il 2021 saranno i principali temi all’ordine del giorno del Consiglio nei prossimi sei mesi. La strategia “Dal produttore al consumatore” è stata ulteriormente dibattuta per capire come aumentare la sostenibilità nei sistemi alimentari.
La Commissione europea ha ribadito l’importanza d’includere gli obiettivi e i traguardi della strategia “Dal produttore al consumatore”, nei futuri piani strategici nazionali della PAC, attraverso raccomandazioni specifiche per paese.
Nell’ambito dell’Agricoltura e pesca il Consiglio ha anche discusso l’“architettura verde” del pacchetto di riforma della PAC, al fine di disporre di un budget minimo per i regimi ecologici (separazione). I regimi ecologici sono un nuovo elemento suggerito nella proposta sulla PAC mirato a incoraggiare gli agricoltori ad adottare pratiche rispettose del clima e dell’ambiente attraverso i pagamenti diretti.
Il Consiglio ha anche valutato la possibilità di stabilire, a livello dell’UE, una percentuale minima uniforme di terreni coltivabili destinata a elementi non produttivi, colture intercalari o colture azotofissatrici. C'è stato anche uno scambio di opinioni tra i ministri sulla situazione dei mercati e sulle sfide nel contesto della pandemia di Covid-19. Il Consiglio e la Commissione Europea hanno convenuto che, nonostante la crisi senza precedenti, il settore agricolo ha dimostrato resilienza nell’assicurare l’approvvigionamento alimentare dell’Europa grazie alla PAC.
Per l'Italia il Commissario UE per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Janusz Wojciechowski, durante un incontro in videoconferenza con la Giunta di Confagricoltura, ha delineato la necessità di un rilancio della promozione dei prodotti agroalimentari europei sui mercati internazionali, puntando a valorizzare la qualità e la sicurezza che viene sempre garantita ai consumatori. A parere del Commissario andrà studiata più approfonditamente anche la regolamentazione dei controlli di conformità sulle merci importate dai Paesi terzi. All’indomani dell’accordo tra i capi di Stato e di governo sul “Recovery Fund” e sul bilancio dell’Unione per il periodo 2021-2027, il Commissario ha toccato il tema della costante diminuzione del numero delle imprese agricole a livello europeo, che rischia di approfondire le distanze tra aree urbane e rurali e abbassare il potenziale produttivo dell’UE.
E il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha sottolineato che "gli agricoltori vanno messi nella migliore condizione possibile per svolgere la loro missione principale: garantire la sovranità alimentare dell’Unione europea in un quadro di crescente sostenibilità ambientale e valorizzazione delle aree interne".