L’auto è autonoma

La mobilità a guida autonoma fa parte di un mercato in movimento con investimenti miliardari. Un articolo di Carlo Iacovini sul num. 2/2017 della rivista QualEnergia.

19 giugno 2017

Il processo di cambiamento in atto nel settore dell’automotive è così radicale che non tutti i grandi gruppi ne hanno consapevolezza. Da un lato, nuovi player spingono per introdurre l’innovazione cercando di dimostrare l’economicità e la profittabilità delle tecnologie e, dall’altro, i brand più tradizionalisti hanno già avviato fasi di scouting tecnologico e indagini conoscitive. Tra i nuovi Tesla è sempre in prima linea, sulla scia dei successi di vendita della ModelS/X e in preparazione all’arrivo della Model3, modello più economico. L’azienda è al centro anche di speculazioni, considerato che ha appena raccolto un miliardo di $ e il gigante tecnologico Tencent ha rilevato il 5% del capitale di Tesla per 2,8mld di $. Un dinamismo di mercato che alimenta congetture sul fabbisogno di cassa dell’azienda, in previsione del lancio di produzione della nuova media e la capacità di soddisfare la domanda di acquisto degli oltre 400mila clienti che l’hanno prenotata.

Il rischio è di trovarsi a “metà del guado” con cassa limitata. Sarebbe la posizione più rischiosa per un’acquisizione (favorevole oppure ostile).
A parte Tesla, l’industria dei nuovi brand della Silicon Valley, interamente votati a rivoluzionare la mobilità con veicoli connessi, autonomi e condivisi, fa i conti con la dura realtà. Faraday Future, la più chiacchierata azienda americana (con capitali asiatici), è in grande difficoltà e, lo scorso gennaio, dopo il lancio in grande stile a Las Vegas del suo primo veicolo (FF91), ha visto una drastica riduzione degli investimenti nella fabbrica del Nevada (avviata per una piccola porzione rispetto ai piani generali), al quartier generale in California (venduto l’intero lotto di terra dove doveva sorgere una cittadella dell’innovazione), la dipartita di diversi executive da poco assunti (e l’ingresso di altri, come il nuovo Cfo) e nessuna certezza sui tempi di produzione e commercializzazione del veicolo (che, per la cronaca, ha un prezzo stimato in quasi 170mila $).

continua a leggere l’articolo (pdf) a cura di Carlo Iacovini, Clickutility On Earth, sul num. 2/2017 (aprile maggio 2017) della rivista QualEnergia.

Leggi l’articolo online – versione Tablet di QualEnergia.


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