podcast-er: I paesi arabi verso una democrazia anche energetica? Silvestrini a Ecoradio

Le ribellioni contro i regimi repressivi e dittatoriali nei paesi arabi, puntano alla democrazia. Questa evoluzione potrebbe far mutare anche gli scenari energetici dai combustibili fossili all’uso delle rinnovabili. L’opinione di Gianni Silvestrini a Ecoradio.

25 febbraio 2011

<p><b><a href="http://www.qualenergia.it/sites/default/files/articolo-doc/silvestrini_opinione_ecoradio_22feb11.mp3">Ascolta audio</a></b> (mp3 – durata 2 minuti) </p><p>Le ribellioni in atto nelle ultime settimane contro i regimi repressivi e dittatoriali del Nord Africa e del Medio Oriente aprono nuovi scenari che potranno permettere lo sviluppo di un’economia basata su una reale <b>democrazia</b> con una riduzione della corruzione presente in questi paesi.</p><p>Queste ribellioni potranno estendersi: ad esempio l’<b>Arabia Saudita</b> confina con aree, come Bahrain, Egitto e Yemen, in cui la ribellione è in atto o ha avuto già i suoi effetti. <br />Questo cambiamento politico si accompagnerà anche ad un <b>cambiamento dello scenario energetico</b> che, in alcuni casi, è già avvenuto dall’interno. Un esempio di questo processo è Abu Dhabi che con il progetto di Masdar City si avvia a diventare una città a emissioni zero, indirizzandosi anche verso la creazione di industrie solari in quelle aree. In altri casi, come per il progetto Desertec, sono proprio le imprese dei paesi industrializzati a puntare alla realizzazione di centrali solari in aree desertiche.</p><p>Stiamo in una fase che porterà, nei prossimi decenni, a un’evoluzione dello scenario energetico oggi basato sull’estrazione di petrolio e gas verso l’utilizzo di fonti rinnovabili (principalmente solare ed eolico).</p><p>Si tratta di un’evoluzione estremamente interessante: una democrazia in queste paesi potrebbe facilitare <b>un uso migliore e controllato dal basso di queste tecnologie energetiche</b>, donando benessere e riducendo le disuguaglianze e le tensioni tra il nord e il sud del mondo.</p><p>L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e QualEnergia, a <a href="http://www.ecoradio.it/?option=com_frontpage&Itemid=1">Ecoradio</a>.</p><p><br /></p>


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