podcast-er: I costi energetici del settore pubblico. Silvestrini a Ecoradio

Il programma 10:10 del governo britannico è esemplare: ridurre del 10% i consumi energetici del settore pubblico entro il 2010. Solo alcuni comportamenti virtuosi possono portare a grandi risultati. E l’Italia che fa? L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di QualEnergia e Kyoto Club, a Ecoradio.

27 maggio 2010

<p>Una delle prime azioni del governo inglese per ridurre le bollette energetiche è la cosiddetta <b>Campagna 10:10</b> (vedi anche <a href="http://www.qualenergia.it/view.php?id=1431&contenuto=Articolo">Qualenergia.it</a>), cioè ridurre del 10% i consumi del settore pubblico entro la fine del 2010. Un progetto molto significativo perché rappresenta un primo passo nella lotta agli sprechi delle amministrazioni, fattibile anche grazie ad un <b>mutamento dei comportamenti</b>. </p><p>Adottare una <b>politica intelligente</b> permette di raggiungere importanti risultati. Un esempio è un progetto dell’Unione Europea di qualche anno fa grazie al quale si registrarono riduzioni dei consumi di energia dal 5 al 20-25% nel settore industriale e commerciale grazie solo a comportamenti virtuosi. </p><p>La <b>stretta economica</b> è l’argomento più discusso in questi ultimi giorni, ma l’esempio del programma inglese, che è semplicissimo e che consentirebbe di ridurre i costi per l’amministrazione pubblica e lo Stato, non è stato neanche menzionato dal governo italiano. </p><p>L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.</p><p><a href="http://www.qualenergia.it/UserFiles/Files/silvestrini_opinione26mag10.mp3"><br /><b>Ascolta audio (mp3)</b></a> </p><p><br /></p>


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