Greenpeace blocca centrale a carbone in Sardegna. E la regione cambia rotta

Video sull\'azione degli attivisti di Greenpeace nella centrale a carbone di Fiume Santo in Sardegna. La Regione pronta a rivedere le sue posizioni e incrementare la quota di rinnovabili.

22 ottobre 2008 Fonte: Greenpeace Italia

Il 19 ottobre gli attivisti di Greenpeace hanno bloccato il nastro trasportatore della centrale a carbone di Fiume Santo in Sardegna, proprietà di E.ON, per protestare contro i piani di espansione del carbone della Regione Sardegna. L’obiettivo per Greenpeace è rilanciare l’eolico nell’isola, che potrebbe creare oltre 7.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020.||Gli attivisti erano pronti a bloccare la centrale per giorni, ma dopo 14 ore di protesta, Greenpeace ha ottenuto un incontro con l’assessore all’Ambiente della Regione Sardegna, Cicitto Morittu, che ha dichiarato l’intenzione del governo regionale di allineare il piano energetico al rispetto dei parametri europei degli obiettivi del 20-20-20 e ha espresso la volontà di andare oltre la percentuale per le fonti rinnovabili. Un risultato importante mentre il governo rema contro l’UE.

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