Le lampadine incandescenti hanno i giorni contati

L\'Italia dal 1° gennaio 2011 metterà al bando le lampadine incandescenti. Grazie alla campagna di Greenpeace alcune catene della grande distribuzione rimuoveranno questi prodotti già dal 2009 e dal 2010. A breve una direttiva europea.

2 luglio 2008

Sempre più paesi nel mondo decidono di mettere al bando le lampade a incandescenza. Greenpeace mostra la mappa dei paesi che hanno già fatto questo passo, e la data entro cui prevedono di mandare in pensione la vecchia tecnologia, tra gli ultimi ad aggiungersi, la Nuova Zelanda e la Spagna.

L’Italia ha fissato al 1° gennaio 2011 la data del bando, inoltre, spiega l’associazione, in seguito alla campagna di Greenpeace ‘Bando alle incandescenti’, alcune catene della grande distribuzione organizzata – come Leroy Merlin, Coop e Ikea – hanno dichiarato di rimuovere questi prodotti già dal 2009 e dal 2010.

Mentre Leroy Merlin si impegna a eliminare tutte le incandescenti entro il 30 giugno 2009, la Esselunga, uno dei più grandi gruppi italiani, si prende uno “zero in efficienza”, visto che non ha ancora assunto nessun impegno serio. Vedi la classifica di Greenpeace.||”In Europa sono diversi i paesi che, come l’Italia, si sono espressi a favore di un bando nazionale – ricorda Greenpeace – la Commissione europea sta ora procedendo all’implementazione della direttiva Ecodesign per arrivare a un bando europeo che permetterà di risparmiare ogni anno circa 32 milioni di tonnellate di CO2, circa la metà delle emissioni di CO2 della Svezia nel 2005″.

La rimozione veloce delle lampadine incandescenti dalle case degli italiani “aiuterà il paese ad andare incontro ai propri obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra con un risparmio di circa 3 milioni di tonnellate di CO2″.||”Ora che petrolio e gas sono alle stelle non è da sottovalutare nemmeno il risparmio in bolletta conseguibile con questa misura, pari a circa 100 euro all’anno per una famiglia tipo – afferma Francesco Tedesco, responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace – Greenpeace si aspetta dunque che il Governo non abbia esitazioni nell’emanare i decreti attuativi del bando contenuto nella Legge Finanziaria 2008, e nel sostenere la proposta più efficace della Commissione europea, esprimendosi a favore del bando europeo non più tardi di fine 2010”.||Passare a sistemi di illuminazione ad alta efficienza “è una delle misure più semplici ed economiche per limitare i danni all’ambiente e all’economia mondiale”, ricorda l’associazione. Gli esperti dell’Ipcc “ci avvertono infatti che le emissioni globali di gas serra dovranno essere stabilizzate entro il 2015 per evitare che la temperatura media terrestre aumenti di oltre 2°C, un’eventualità che comporterebbe perdite economiche stimate tra il 5% e il 20% del PIL mondiale”.
Le lampadine sono solo l’inizio di una rivoluzione energetica basata su efficienza energetica e fonti rinnovabili e la loro eliminazione farebbe produrre 6 miliardi di kilowattora in meno ogni anno, cioè quella che è la produzione di una centrale. Su questo aspetto ricordiamo il rapporto di Greenpeace Italia (vedi allegato) dal titolo “La rivoluzione
dell’efficienza. Il potenziale di efficienza energetica negli usi finali di energia elettrica
in Italia al 2020 e i benefici connessi a un suo largo dispiegamento” (61 pp.).

Rivoluzione Efficienza 2020 (pdf)


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