L’UE deve eliminare gradualmente i nuovi impianti di riscaldamento a combustibili fossili entro il 2025 – o non raggiungerà per tempo la neutralità climatica

Una graduale eliminazione delle caldaie a gas e a gasolio potrebbe portare a circa 110 milioni di tonnellate di risparmio annuo di CO2 entro il 2050, come dimostrano le ricerche degli esperti di Coolproducts. Si tratta di due terzi della riduzione totale delle emissioni necessarie per gli edifici residenziali e pubblici per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

10 dicembre 2020

Una nuova ricerca condotta dagli esperti di Coolproducts mostra che la fine dell'installazione di nuove caldaie alimentate a gas, petrolio e carbone a partire dal 2025 porterebbe a un risparmio di emissioni di 110 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2050 – più di un terzo delle emissioni totali annuali di CO2 della Francia nel 2016.  

La Commissione Europea stima che una riduzione del 40% delle emissioni di riscaldamento a gas sia necessaria per raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE per il 2030. Ma questo obiettivo potrà essere raggiunto solo se smetteremo di installare nuove caldaie a gas il prima possibile.

La sfida che ci aspetta

La decarbonizzazione del riscaldamento non sarà però così facile: il 28% dell'energia totale consumata nell'UE viene utilizzata per il riscaldamento degli spazi e dell'acqua. Nel settore residenziale, il 75% di questa energia proviene da combustibili fossili come gas, petrolio o carbone.

Cominciamo con la buona notizia: riscaldare le nostre case senza riscaldare il pianeta è possibile. Tecnologie come le pompe di calore o il solare termico possono eseguire il lavoro in modo molto più pulito. Allora, qual è il problema? Purtroppo, oggi solo il 17,3% circa degli apparecchi di riscaldamento installati nelle case europee utilizza elettricità o fonti di energia pulita.

Per fortuna, questo problema può essere risolto. L'UE ha gli strumenti per aiutarci a decarbonizzare il riscaldamento a un ritmo sufficiente: le normative sulla progettazione ecocompatibile e l'etichettatura energetica. In vigore dal 2013, hanno consentito un risparmio di CO2 di circa 20Mt solo nel 2020. Spetta ora ai legislatori rendere più audaci queste normative – eliminando dal mercato le caldaie elettriche e le caldaie a combustibile fossile più inefficienti entro il 2025. Questo è l'unico modo per raggiungere l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 55% nel 2030 e l'obiettivo di neutralità climatica nel 2050.

Questi risultati sono dettagliati in un nuovo rapporto degli esperti di ECOS e Coolproducts: ‘Mancano cinque anni – come progettazione ecocompatibile e le etichette energetiche possono decarbonizzare il riscaldamento’.

Leggete il rapporto qui: https://www.coolproducts.eu/wp-content/uploads/2020/12/Five-Years-Left-How-ecodesign-and-energy-labelling-Coolproducts-report.pdf


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