La caduta del prezzo del petrolio? Un’occasione per eliminare i sussidi ai combustibili fossili!

"Dopo la crisi del coronavirus, nulla sarà come prima". In occasione dell'uscita del suo ultimo libro, "Le trappole del clima", Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club, interviene su Radio Popolare per riflettere sulla crisi climatica e sul rapporto di quest'ultima con l'emergenza sanitaria dei nostri giorni.

13 marzo 2020 Fonte: Radio Anch'io

"Sono convinto che alla fine di questo percorso che stiamo attraversando, nulla sarà come prima, ci sarà la necessità di rivedere i nostri stili di vita e l'attuale modello economico".

Sono le parole del Direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini, intervistato da Radio Popolare in occasione dell'uscita del suo ultimo libro, "Le trappole del clima. E come evitarle" (Edizioniambiente), cofirmato con G.B Zorzoli, Presidente di Coordinamento FREE.

"Oramai è abbastanza diffusa la consapevolezza che non si può affrontare la crisi climatica senza affrontare la crisi sociale, lo diceva con autorevolezza Papa Francesco nell'enciclica Laudato Si, ma oramai è una valutazione che fanno anche gli economisti – ha dichiarato lo scienziato – Per esempio con strumenti che reputo interessanti, come la carbon tax interpretata come carbon dividends: le entrate derivanti dalla tassa, vengono redistribuite in maniera eguale tra tutti i cittadini, con il risultato che la fascia più povera ha un guadagno netto, la fascia media non subisce danni, mentre la fascia ricca paga le conseguenze". 

"La crisi climatica sarà una crisi di tutti – prosegue poi Silvestrini – e la possiamo affrontare solo avendo in mente che la risposta potrà avvenire da un aumento delle connessioni e dalla messa in crisi del modello attuale di globalizzazione, che dopo la fine della crisi del coronavirus non sarà più lo stesso".

Ma cosa lega la crisi del clima con quella sanitaria? Alla domanda, il Direttore scientifico di Kyoto Club risponde di essere "convinto che dopo la crisi del coronavirus nulla sarà come prima. Questa sarà una crisi in primis degli stili di vita, pensiamo allo smart working che finora in Italia era molto limitato, in secondo luogo del modello economico".

E riguardo la caduta del prezzo del petrolio, Silvestrini conclude augurandosi che questa possa essere una "occasione per cercare di eliminare i sussidi ai combustibili fossili".

L'intervista a Gianni Silvestrini (minuto 14:05)


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