Ariston Group: Idrogeno verde per il comfort termico
Ariston Group, tra i leader globali del comfort termico sostenibile, ha partecipato al Word Hydrogen Congress, a Rotterdam, lo scorso ottobre, per discutere ed esporre il proprio punto di vista sull’idrogeno verde.
L’idrogeno verde, ottenuto da fonti rinnovabili, è da considerarsi un alleato fondamentale per accelerare la transizione energetica. In modo complementare all’elettricità rinnovabile e agli altri gas verdi quali il biometano, può infatti contribuire alla diversificazione del mix energetico complessivo, favorendo l’abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra.
Ad oggi, l’idrogeno verde – che genera emissioni zero – rappresenta appena il 2% del consumo energetico dell’Unione europea, valore che la Commissione europea punta ad aumentare di sette volte entro il 2050.
Il REPowerEU fissa per il 2030 un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di produzione domestica di idrogeno rinnovabile e 10 milioni di tonnellate di importazioni. Nel contempo, a livello globale, si moltiplicano i paesi che stanno pubblicando le proprie roadmap per lo sviluppo di questo vettore energetico: in Europa, fino alla Cina, l’Australia e il Medio Oriente. Tra le molteplici possibilità di utilizzo in ambiti che spaziano dall’industria ai trasporti, un’opportunità è costituita dall’impiego dell’idrogeno per il comfort termico: un settore che può avere un impatto significativo sull’abbattimento delle emissioni di gas a effetto serra.
L’International Energy Agency (IEA) stima infatti che circa la metà dell’energia consumata a livello globale sia destinata alla produzione di calore (ad uso industriale e domestico) e che, in particolare, in ambito residenziale la maggior parte dell’energia sia impiegata per il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti. Ariston Group ha investito nello sviluppo di soluzioni ad idrogeno per arricchire ulteriormente la propria offerta di tecnologie sostenibili e all’avanguardia incentrata su pompe di calore e altre soluzioni rinnovabili.
Come membro della European Clean Hydrogen Alliance, il Gruppo annovera l’idrogeno verde tra le soluzioni che possono favorire la decarbonizzazione del settore edile, in virtù della capacità che un più ampio mix di fonti energetiche e tecnologie ha di rispondere in maniera tempestiva a tutte le esigenze delle diverse tipologie edilizie.
“All’interno del REPowerEU la Commissione europea esplicita la necessità di aumentare la quantità di gas rinnovabile nella rete gas europea, il cosiddetto “blending”, che entro il 2030 potrebbe corrispondere all’8% del totale dell’impiego di idrogeno. Equipaggiare le nostre caldaie con sistemi che possano utilizzare queste miscele ci permette di prepararci a sostenere la transizione energetica anticipando le necessità del mercato”, Giuseppe Lorubio, Direttore Affari Istituzionali e Regolatori di Ariston Group.
Gli investimenti di Ariston Group in ambito R&D hanno dato vita all’Hydrogen House Lab, presso la sede Italiana di Osimo: tra le attività, è stata portata avanti con successo la produzione dell’idrogeno anche a partire da energia elettrica fotovoltaica. La prima gamma di caldaie a condensazione certificate per funzionare con una miscela di idrogeno al 20%, con sistemi di combustione smart in grado di adattarsi in maniera automatica ad eventuali variazioni nel mix, è stata già rilasciata sui principali mercati europei. I test di una nuova caldaia progettata per funzionare con idrogeno al 100% sono invece in corso.