È morto Massimo Scalia, uno dei padri dell’ambientalismo italiano

Kyoto Club esprime il proprio cordoglio e ricorda il leader antinuclearista.

13 dicembre 2023

Il suo nome è indissolubilmente legato alle battaglie contro il nucleare e per le fonti rinnovabili. Massimo Scalia, uno dei padri dell’ambientalismo italiano e una delle menti che hanno portato il movimento antinucleare italiano alla vittoria in due referendum (1987 e 2011), è morto improvvisamente ieri, 12 dicembre, all’età di 81 anni, lasciando il mondo ecologista italiano – e non solo – in uno stato di shock e di vuoto.

Lo scienziato era docente di Fisica Matematica all’Università “La Sapienza”, ed era stato uno dei principali leader del movimento antinucleare che portò alla vittoria in due referendum contro l’atomo. Scalia è stato un luminare dell’ecologismo nel nostro Paese: ha contribuito a fondare Legambiente e le prime liste “Verdi”, ed è stato parlamentare alla Camera dei Deputati per quattro legislature consecutive (1987-2001) durante le quali ha promosso, in particolare, la legislazione su fonti rinnovabili e risparmio energetico.

Kyoto Club, con il quale Massimo ha collaborato fino a prima della sua scomparsa, si unisce a tutti coloro che in queste ore stanno esprimendo il proprio profondo cordoglio. Massimo è stato una mente illuminante che ha saputo fare della scienza uno strumento di divulgazione e di dialettica politica e ha permesso che fossero rappresentate in Parlamento le prime istanze di avanguardia del movimento ambientalista.

Ciao Massimo, ci mancherai!


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