+20% di passeggeri per la tranvia di Firenze nei primi tre mesi dell’anno

Nei primi tre mesi del 2024 sulle due linee attualmente attive sono stati trasportati 9 milioni di utenti, contro i 7,5 milioni dei primi tre mesi del 2023.

6 maggio 2024

È boom di passeggeri per la tramvia. Nei primi tre mesi del 2024 sulle due linee attualmente attive sono stati trasportati 9 milioni di utenti, contro i 7,5 milioni dei primi tre mesi del 2023. Un incremento del 20% che ha riportato gli utenti della tramvia ai livelli pre-pandemia del 2019.

E il 2024 si potrebbe chiudere con oltre 4o milioni di passeggeri contro i 35 milioni del 2023. Complice l’inaugurazione della Variante centro storico.

Nel dettaglio nei primi tre mesi di questo anno la linea 1, da Scandicci a Careggi passando per la stazione ha trasportato 5,9 milioni di passeggeri e la linea 2, Unità-aeroporto di Peretola 3,1 milioni, per un totale di 9.061.291 passeggeri totali. Lo scorso anno i passeggeri nel primo trimestre erano stati in totale 7,5 milioni, un milione e mezzo in meno di oggi, la stessa cifra del 2019, quando l’anno si era chiuso con 34,5 milioni di utenti, cifra crollata a 20 milioni nel 2020 e 23 milioni nel 2021, gli anni più duri della pandemia da Covid.

Il boom, che lascia presagire un 2024 da record anche perché da settembre sarà attiva la variante per il centro storico, secondo Gest, la società che gestrice la tramvia fiorentina, ha più motivi ed è un fenomeno in controtendenza rispetto all’Italia dove il trasporto pubblico ancora non è tornato ai livelli pre-pandemia. E anche se è presto per fare bilanci la tendenza lascia pensare che il 2024 sarà un anno con molti più dei 35 milioni di passeggeri del 2023, con linee affollate e quota 40 milioni di passeggeri a portata di mano.

Passeggeri che cresceranno anche grazie alla nuova linea. La nuova Variante centro storico, Vacs, della linea 2, è lunga circa 2,5 chilometri con 6 fermate (Lavagnini, Poliziano, Parterre, Cavour andata, San Marco e Cavour ritorno) e dopo la fine dei cantieri a giugno e il collaudo dovrebbe avere il nulla osta dal ministero a settembre, in tempo per l’inizio dell’anno scolastico.

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