Per una prospettiva di mobilità sostenibile a Palermo si punta sul ferro.

Concludiamo con Palermo questa prima fase di ricognizione sulla situazione delle grandi e medie città del Mezzogiorno  (in precedenza abbiamo visto Bari, Cagliari,  Catania, Messina e Reggio Calabria) alla luce dell’aggiornamento dei dati disponibili nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile.

14 giugno 2024

Concludiamo con Palermo questa prima fase di ricognizione sulla situazione delle grandi e medie città del Mezzogiorno  (in precedenza abbiamo visto BariCagliari,  CataniaMessina e Reggio Calabria) alla luce dell’aggiornamento dei dati disponibili nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile. Continueremo successivamente con le altre città monitorate dall’Osservatorio. Napoli sarà trattata fra le grandi metropoli, insieme con Milano e Roma.

Palermo non ha un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile adottato/approvato. A marzo 2023 la Città metropolitana ha avviato il percorso di redazione del PUMS. Il Comune con deliberazione dell’aprile 2024 ha adottato il proprio contributo al PUMS della Città metropolitana. In precedenza il Comune aveva adottato un Piano nel 2021, che però non è mai arrivato ad essere approvato definitivamente.

Motorizzazione privata

Nel periodo 2017-2022 continua ad aumentare nela città siciliana il tasso di motorizzazione privata (auto/1000 abitanti), arrivando nel 2022 a quota 642 – alle quali si aggiungono 203 moto per mille abitanti –, cioè ogni 1000 persone ci sono 845 auto moto; il capoluogo della Sicilia si colloca quindi al terzo posto, dopo Catania e Messina, come città con la maggiore densità di veicoli privati. Non è certo un bel primato per la Trinacria.

Oltre il 73% del parco veicolare privato ha più di otto anni di età e, per oltre il 60%, una classificazione Euro 4 o inferiore. Solamente 2,3 su mille le auto elettriche.

Nell’aprile 2024 il Comune ha approvato un piano che prevede la realizzazione di 20 parcheggi di interscambio modale, 6 lungo la Circonvallazione, per 5.860 posti totali, 7 attorno alla città consolidata, per 1.918 posti totali e 7 a servizio della ZTL attorno alla città storica, per 2.655 posti totali. Il Comune ha anche operato una stretta nei permessi per l’accesso alla Zona a Traffico Limitato, dopo aver risocontrato un numero davvero eccessivo di veicoli presenti nelle cosiddette “liste bianche”.

Trasporto pubblico

Nel capoluogo siciliano era presente, nel 2022, una rete tranviaria che si estendeva per 15,3 km, contribuendo per il 16,8% all’offerta di trasporto pubblico, in diminuzione però rispetto al 2016, quando con un’analoga presenza di linee tranviarie i posti/km prodotti coprivano il 19,5% del trasporto pubblico locale.

In termini quantitativi l’offerta di trasporto pubblico (987 milioni di posti/km) risulta la minima dal 2011, quando era più di una volta e mezzo quella attuale (1.588 milioni di posti/km).

Secondo i dati pubblicati da ISTAT che sembrano abbastanza anomali (ma confermati all’Istituto Nazionale di Statistica dall’azienda di trasporto, tramite il comune) nel 2022 i passeggeri trasportati sarebbero ben 28 milioni, tre volte quelli del 2020 (9,4 mln), quando imperversava il Covid, pur in presenza di una riduzione dell’offerta come segnalata sopra.

Rispetto all’obiettivo di decarbonizzazione la flotta di autobus del capoluogo siciliano nel 2022 non aveva al suo interno nessun mezzo a basse emissioni, anche se il 26,5% della flotta andava a metano – a gennaio 2024 è stata bandita una gara per l’acquisto di altri 30 mezzi con questa motorizzazione – e il 78% rientrava nella classificazione Euro 6.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, le prospettive di cambiamento della mobilità a Palermo sono tutte legate a due fondamentali progetti infrastrutturali su rotaia: il completamento dell’anello ferroviario e l’estensione della rete tranviaria, che prevede la realizzazione di 7 nuove tratte – per arrivare ad una rete a regime di circa 50 km – e di diversi parcheggi di interscambio lungo varie zone della città.. La nuova Amministrazione ha deciso nuove priorità e alcune variazioni nella realizzazione delle tratte tranviarie previste, definendo un cronoprogramma che indica le prime quattro sulle quali si procede.

Mobilità attiva

Per quanto riguarda le piste ciclabili fra il 2016 ed il 2022, si è passati da 47,2 a 51,4 km, pari a 0,81 chilometri ogni 10.000 abitanti, quando lo standard europeo per una città di queste dimensioni dovrebbe essere di almeno 15 km / 10.000 abitanti.

Il Comune ha emanato regole stringenti per l’uso delle bici e dei monopattini in alcune strade del Centro storico, ma anche riqualificato piste ciclabili esistenti ma anche deciso la realizzazione di nuove piste ciclabili, fra i quali segnaliamo in particolare quella che collegherà la stazione centrale di Palermo con il Policlinico e la cittadella universitaria e la riqualificazione del lungomare di Isola delle Femmine, con un’area pedonale e una pista ciclabile.

Per quanto riguarda le aree pedonali: nel 2022 la loro densità era di 55 mq per 100 abitanti, più delle altre città del Mezzogiorno, tranne Bari. Il Comune da una parte cerca di sanzionare chi non rispetta le isole pedonali, comminando mille multe in tre mesi per questa ragione, dall’altra, nel caso ad esempio di Mondello, ha teso a ridurla, con una promiscuità pedoni/auto che sicuramente penalizza i primi. Peraltro prevede anche altre pedonalizzazioni e interventi per mettere in sicurezza gli attraversamenti stradali nonché l’attivazione di alcune zone 30 km/h.

Mobilità condivisa

Sul piano della mobilità condivisa nel 2022 risulta essere presenti servizi per quasi tutte le tipologie: car sharing a postazione fissa (129 mezzi) ed a flusso libero (24), bike sharing a postazione fissa (300) ed a flusso libero (180), e micromobilità elettrica (3.500). Complessivamente 65 mezzi in sharing per 10.000 abitanti, un nuumero che collova Palermo dietro alle grandi città del centro-nord. Ad aprile 2024 è stato attivato al porto di Palermo un nuovo servizio di car sharing (100% Full Hybrid) nelle postazioni del Terminal Crociere che la possibilità di noleggiare le vetture per il tempo necessario, anche solo poche ore, attraverso l’uso dell’app dedicata e di appositi spazi di parcheggio, con l’ausilio di un team a supporto dei clienti per l’attivazione e la prenotazione dei viaggi. Accidentato invece il percorso per aumentare il numero di monopattini disponibili, visti i ricorsi al TAR in due gare effettuate.

Sicurezza stradale

Quasi 1.800 gli incidenti stradali nel 2022 con 19 morti  e oltre 2.300 feriti. Fra le città metropolitane si colloca, in relazione alla popolazione, nella parte bassa della “classifica” delle realtà più “pericolose”. Da segnalare la dettagliata analisi predisposta da OpenDataSicilia che ha pubblicato una mappa degli incidenti stradali avvenuti nel 2022, evidenzianodo così i punti critici.

Qualità dell’aria e impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico

I dati della qualità dell’aria nel 2022 mostrano livelli di biossido di azoto, inquinante tipicamente emesso dai mezzi di trasporto con combustione fossile. Nel 2022 in due stazioni di monitoraggio di traffico si è superato i limiti di legge ed in tutte le stazioni i valori raccomandati dall’OMS per tutelare la salute umana. Evidentemente c’è da lavorare per ridurre questo pesante carico inquinante, che si riflette sui dati del prossimo indicatore che presentiamo.

L’unico dato non aggiornato al 2022 è quello relativo all’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico e segnatamente degli effetti dell’esposizione al biossido di azoto per i quali ancora non sono disponibili gli aggiornamenti da parte dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Ma i dati del 2021, anche se in diminuzione rispetto agli anni precedenti (probabilmente in relazione alla minore movimentazione dovuta al Covid) non sono affatto tranquillizzanti, indicando più di 100 morti premature per l’esposizione a questo inquinante. Con i dati che abbiamo visto sopra di ripresa delle emissioni di biossido di azoto è del tutto presumibile che le stime dellAgenzia Europea per il 2022 saranno sicuramente più elevate. Va comunque rilevato che in rapporto alla popolazione le morti premature palermitane (17 morti per 100mila abitanti) sono inferiori a quelli di tutte le città del centro-nord.

Il divario di Palermo rispetto a standard europei di mobilità sostenibile nel 2030

Sicuramente Palermo ha molto da fare nei prossimi anni per avvicinarsi a quelli standard di mobilità sostenibile che già sono reali in molte città europee, ed un po’ su tutti i fronti possibili.

Il capoluogo siciliano si colloca, fra i 14 comuni capoluogo di città metropolitana, a “metà classifica” per il raggiungimento degli obiettivi di mobilità sostenibile al 2030.

Tutte le notizie e i dati dell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile relativi a Palermo


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