Installare una pompa di calore è edilizia libera ?
Quale autorizzazione devo chidere in Comune per installare la pompa di calore? Leggi l'articolo aggiornato a giugno 2024.
La questione è complessa e premettiamo subito che non c’è una risposta definitiva alla domanda: siamo in Italia e le leggi si sovrappongono come i layer di Autocad ed a volte quando il legislatore, in buona fede, cerca di semplificare, alla fine aggiunge solo l’ennesimo layer………
Premesso ciò, in questo articolo vi diamo il nostro punto di vista, aggiornato a Giugno 2024.
L’installazione che certamente è stata derubricata ad intervento di edilizia libera è quella legata ai climatizzatori; nell’Allegato II del D.Lgs. 199/2021 si stabilisce che:
- se la pompa di calore è di tipo “ARIA-ARIA” (semplificando, tutti i classici climatizzatori lo sono)
- e se la potenza nominale è inferiore a 12 kW (anche in questo caso, la stragrande maggioranza dei climatizzatori sono sotto questa soglia)
allora l’installazione della pompa di calore (aria-aria) è un intervento che non richiede alcuna autorizzazione o altra comunicazione al Comune o altri enti (devono essere verificate entrambe le condizioni).
Fanno eccezione le installazioni in aree vincolate.
Autorizzazioni diverse per le pompe di calore ARIA-ACQUA
Per le altre tipologie di pompe di calore, quelle “ARIA-ACQUA” la situazione è diversa: parliamo delle pompe di calore utilizzate per pavimenti radianti, termosifoni, ventilconvettori, soffitti radianti, ma anche le pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria.
La versione aggiornata dell’ articolo 6 DPR 380/01 (aggiornata al cosiddetto decreto “Salva Casa” DL 69/24) prevede le seguenti semplificazioni per evitare di chiedere autorizzazioni per l’installazione di pompe di calore:
- se la potenza nominale della pompa di calore è inferiore a 40 kW
- se l’installazione ricade negli interventi di manutenzione ordinaria
in questi casi, si ricade dinuovo nell’edilizia libera e si procede con l’installazione senza preoccuparsi delle autorizzazioni.
Ora, mentre il primo requisito (quello sulla potenza nominale) è di facile verifica, il secondo (quello sulla manutenzione ordinaria) è complesso da verificare.
Nessuna autorizzazione per le pompe di calore per acqua calda sanitaria
Il legislatore ha voluto dare una mano ai tecnici, dichiarando che le pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria sono da intendersi come “estensione dell’impianto idrico-sanitario già in opera” pertanto sono opere di manutenzione ordinaria e ricadono in edilizia libera.
Attenzione però: edilizia libera non si deve tradurre in edilizia selvaggia ! L’installazione deve sempre rispettare le normative di settore quali sicurezza, rumorosità, etc.
Edilizia libera non significa installare arbitrariamente: ricordiamo che non bisogna arrecare danno al fabbricato, nè ai vicini ad esempio e che non bisogna deturpare l’estetica del fabbricato o del territorio.