Il Sistema Metropolitano A Rete Tranviaria è la chiave di volta della mobilità sostenibile per Padova

Alla luce dell’aggiornamento dei dati disponibili nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile esaminiamo la situazione di Padova, una delle nove città italiane impegnate nella missione europea di azzeramento delle emissioni di gas serra al 2030.

24 giugno 2024

Alla luce dell’aggiornamento dei dati disponibili nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile esaminiamo la situazione di Padova, una delle nove città italiane impegnate nella missione europea di azzeramento delle emissioni di gas serra al 2030.

Il Comune ha adottato il PUMS nel 2020, ma non risulta che sia arrivato all’approvazione definitiva. Ha anche approvato nel gennaio 2019 il Bici Masterplan 2018-2022. Il Pums è condiviso con la Conferenza Metropolitana di Padova (Co.Me.Pa.) in quanto intende promuovere una visione condivisa delle politiche di mobilità sostenibile a livello intercomunale, per costruire un insieme di indicazioni che coinvolgano, in modo chiaro ed efficiente, le amministrazioni che sono coinvolte nella definizione e nell’implementazione delle misure da applicare.

Motorizzazione privata

Nel periodo 2017-2022 continua ad aumentare anche nella città veneta il tasso di motorizzazione privata (auto/1000 abitanti), arrivando nel 2022 a quota 630 – alle quali si aggiungono 135 moto per mille abitanti –, cioè ogni 1000 persone ci sono 765 auto e moto; fra le 18 città monitorate dall’Osservatorio per questo indicatore Padova si colloca a “metà classifica”.

Il 58% del parco veicolare privato ha più di otto anni di età e, per circa il 41%, una classificazione Euro 4 o inferiore. 6,4 su mille le auto elettriche, per questo indicatore la città si colloca subito dietro Milano e Bergamo, fra le più “elettrificate”.

Sul versante degli interventi di limitazione al traffico privato va annoverato l’impegno per realizzare “zone scolastiche”a tutela degli alunni, continuato nel tempo, ad esempio, anche a Sant’Osvaldo dove Legambiente e genitori hanno festeggiato

Trasporto pubblico

Nel capoluogo veneto era presente, nel 2022, una linea tranviaria su gomma che si estendeva per 9,8 km, contribuendo per circa il 16% all’offerta di trasporto pubblico, in leggera diminuzione però rispetto al 2016.

Il Sistema Metropolitano A Rete Tranviaria (SMART) – incentrato su due nuovi percorsi tranviari (Sir2 e Sir3) che daranno vita complessivamente ad una rete di otto linee – costituisce il piatto forte della strategia padovana per la mobilità sostenibile, al quale è dedicato un apposito sito Web contenente tutte le informazioni e apposite iniziative di comunicazione, come podcast per far conoscere le nuove linee del tram

A fine 2023 è stata aggiudicata la realizzazione della seconda linea e a febbraio 2024 sono iniziati i lavori per la realizzazione della Sir3 (Stazione-Voltabarozzo)
A gennaio 2024 è stata affidata la realizzazione della Sir2 (Rubano-Padova-Vigonza); a giugno 2024 sono stati presentati i progetti esecutivi, con la previsione anche del raggiungimento dell’Ospedale di Padova est. La conclusione dei lavori è prevista per giugno 2026.

In termini quantitativi l’offerta di trasporto pubblico (966 milioni di posti/km) è in decisa in ripresa, rappresentando nel 2022, di gran lunga, il massimo di offerta di servizio publbico dal 2011.

Nel 2022 i passeggeri trasportati sono in crescita (19 mln) ma inferiori al 2019, che con 28 mln risulta l’anno di maggior “successo” del trasporto pubblico locale a Padova dal 2016.

Per quanto riguarda il trasporto su autobus da segnalare l’iniziativa BusItalia: voucher mensile per usare bici e monopattini in sharing agli abbonati.

Rispetto all’obiettivo di decarbonizzazione la flotta di autobus del capoluogo veneto nel 2022 aveva al suo interno il 2,2% di mezzi elettrici  e quasi il 69% di bus a metano, anche se la percentuale di mezzi conformi alla classificazione Euro 6 è “solo” del 32%, presumibilmente in relazione all’età dei mezzi alimentati a gas naturale.

Mobilità attiva

Per quanto riguarda le piste ciclabili fra il 2016 ed il 2022, si è passati da 169 a 192 km, pari a 9,3 chilometri ogni 10.000 abitanti, rispetto allo standard europeo per una città di queste dimensioni dovrebbe essere di almeno 15 km / 10.000 abitanti. Tuttavia, per questo indicatore la città risulta la più “ciclabile” fra le 18 monitorate. In ogni caso continua la realizzazione di nuove ciclabili, come quella per collegare la stazione ferroviaria con alcuni importanti poli universitari, e l’ex caserma Prandina.

Fra le iniziative a favore della ciclabilità l’Amministrazione Comunale, per contrastare i furti di biciclette, ha adottato un sistema di marcatura che permette di rintracciare, nei casi di ritrovamento della bicicletta, il legittimo proprietario.

Per quanto riguarda le aree pedonali: nel 2022 la loro densità era di 39 mq per 100 abitanti, con una contrazione notevole rispetto agli anni precedenti dove questo indicatore era intorno agli 85 mq per 100 abitanti.

Mobilità condivisa

Sul piano della mobilità condivisa nel 2022 risulta essere presenti servizi per quasi tutte le tipologie: car sharing a postazione fissa (25 mezzi), bike sharing a postazione fissa (94) ed a flusso libero (1.934) e micromobilità elettrica (809). Complessivamente 138 mezzi in sharing per 10.000 abitanti, un numero che colloca Padova subito dietro a Milano e Firenze, che ne hanno più di 200. A ottobre 2023, RideMovi, società che gestisce il servizio di bike-sharing: ha promosso lo sconto del 50% per gli studenti universitari in città. A novembre 2023 attivato anche il servizio di car sharing Enjoy.

Sicurezza stradale

Quasi 1.100 gli incidenti stradali nel 2022 con 10 morti  e quasi 1.400 feriti.

Qualità dell’aria e impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico

I dati della qualità dell’aria mostrano livelli di biossido di azoto, inquinante tipicamente emesso dai mezzi di trasporto con combustione fossile. Nel 2022 nelle stazioni di monitoraggio presenti si è superato i valori raccomandati dall’OMS per tutelare la salute umana ed anche quelli previsti dalla nuova Direttiva Europea a partire dal 2030. Evidentemente c’è da lavorare per ridurre questo pesante carico inquinante, che si riflette sui dati del prossimo indicatore che presentiamo.

L’unico dato non aggiornato al 2022 è quello relativo all’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico e segnatamente degli effetti dell’esposizione al biossido di azoto per i quali ancora non sono disponibili gli aggiornamenti da parte dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Ma i dati del 2021 non sono affatto tranquillizzanti, indicando 96 morti premature per l’esposizione a questo inquinante.

Il divario di Padova rispetto a standard europei di mobilità sostenibile nel 2030

Padova, fra le 18 città monitorate si posiziona subito dietro Milano e Firenze che sono le meno distanti dal raggiungimento al 2030 dei target europei di mobilità sostenibile, ma ha comunque da fare nei prossimi anni per avvicinarsi a quelli standard di mobilità sostenibile che già sono reali in molte città europee.

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