A Firenze il sistema tranviario alla base della strategia per la mobilità sostenibile

Alla luce dell’aggiornamento dei dati disponibili nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile esaminiamo la situazione di Firenze. L’impegno maggiore dell’Amministrazione comunale è rivolto al completamento del sistema tranviario.

28 giugno 2024

Alla luce dell’aggiornamento dei dati disponibili nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile esaminiamo la situazione di Firenze, una delle nove città italiane impegnate nella missione europea di azzeramento delle emissioni di gas serra al 2030. Fra l’altro, a marzo 2024 la Commissione Europea ha approvato il Contratto Climatico di Città (Climate City Contract – CCC) di Firenze, prima città italiana, insieme a Parma, a compiere questo importante step.

La Città metropolitana ha approvato ad aprile 2021 il PUMS. Il Comune ne ha condiviso i contenuti e quindi non ha prodotto un proprio piano. Il PUMS ha un orizzonte di dieci anni, quindi al 2030. (vedi sintesi)

Motorizzazione privata

Nel periodo 2017-2022 continua ad aumentare anche nel capoluogo toscano il tasso di motorizzazione privata (auto/1000 abitanti), arrivando nel 2022 a quota 556 – alle quali si aggiungono 210 moto per mille abitanti –, cioè ogni 1000 persone ci sono 776 auto e moto; fra le 18 città monitorate dall’Osservatorio per questo indicatore Firenze si colloca nella parte mediana della “classifica”.

Il 55% del parco veicolare privato ha più di otto anni di età e, per circa il 38%, una classificazione Euro 4 o inferiore. 5,9 su mille le auto elettriche, per questo indicatore la città si colloca fra le città più “elettrificate” fra quelle monitorate.

Nel 2023 il Comune per le multe ha incassato circa 26 milioni di euro, 18 dei quali relativi a sanzioni per eccesso di velocità. Gli introiti sono stati reinvestiti al 100%. Più di 15 milioni per la messa in sicurezza e manutenzione delle infrastrutture stradali.

A dicembre 2023 entrata in funzione la Smart City Control Room del Comune di Firenze, che consente di avere il controllo totale di quello che succede in città, a cominciare dalla mobilità, sia pubblica che privata, per anche la sicurezza, l’illuminazione, i semafori, l’infomobilità. Grazie alle 1600 telecamere ma anche alla gestione integrata di tutti i dati potrà essere garantito un miglioramento globale del traffico e delle informazioni per i cittadini.

E’ stata completata la prima fase dello “Scudo Verde”con la richiesta al MIT di attivazione  delle 78 porte telematiche istallate agli ingressi di Firenze. Le telecamere, che controlleranno gli accesso di tutti i mezzi nel capoluogo, non saranno collegate all’attuale sistema di gestione della Zona a Traffico Limitato, che, anche attraverso l’ausilio della Motorizzazione Civile, sarà in grado, fotografando le targhe, di valutare anche la categoria dei mezzi e se sono inquinanti. L’area dello Scudo Verde copre una superficie di circa 38 chilometri quadrati pari al 66% del centro abitato e il 37% della superficie comunale con un perimetro di 50 chilometri.

Trasporto pubblico

Nel capoluogo toscano era presente, nel 2022, una rete tranviaria che si estendeva per 14 km, contribuendo per circa il 22,4% all’offerta di trasporto pubblico. Da sottolineare che si tratta di linee tranviarie interamente su percorsi protetti e con elevata frequenza.

L’impegno maggiore dell’Amministrazione comunale è rivolto al completamento del sistema tranviario, attuamente composto da due linee, la 1 che collega il comune di Scandicci (parcheggio scambiatore autostradale di Villa Costanza) con l’Ospedale di Careggi, passando per la Stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e la 2 che collega la medesima stazione con l’Aeroporto Vespucci. Le due linee registrano nei primi mesi del 2024 un aumento costante di passeggeri, già superando i dati pre-covid che avevano visto il successo delle due linee (dati 2010-2023). Si stima che i passeggeri raggiungeranno i 40 milioni a fine 2024. Un successo testimoniato anche dall’aumento dei prezzi degli immobili lungo i percorsi già in funzione.

Il piano di sviluppo tranviario, in avanzato stato di progettazione / realizzazione, con l’intento di completarlo entro il 2028 (ad esclusione della metrotranvia per Prato) prevede:

In termini quantitativi l’offerta di trasporto pubblico (2.524 milioni di posti/km) nel 2022 ha superato quella del 2019, con un incremento notevole rispetto anche a tutti gli anni precedenti, fino al 2011. In rapporto al numero di abitanti, fra i comuni capoluogo di città metropolitana, si posiziona al quarto posto per questo indicatore (dopo Milano, Venezia e Roma).

Nel 2022 i passeggeri trasportati sono in crescita (92 mln) ma inferiori al 2019, che registrava 112 mln di passeggeri. Dal 28 su bus e tram in tutta la Toscana è stato attivato il sistema di  biglietti conctatless, che già dai primi giorni di funzionamento ha registrato un notevole successo. Per incentivare l’uso del trasporto pubblico da parte degli studenti,  il Comune di Firenze e la Città metropolitana hanno assicurato, rispettivamente, un bonus per l’acquisto di abbonamenti annuali, ed uno sconto del 40% sull’acquisto degli abbonamenti per gli studenti residenti negli altri comuni.

Gli autobus elettrici o ibridi elettrici costituiscono il 3,6% della flotta che, complessivamente, ha il 59% di mezzi conformi allo standard Euro 6. Ad ottobre 2023 il via libera per la realizzazione di una stazione di ricarica per i mezzi elettrici(70 quelli ordinati).

Mobilità attiva

Per quanto riguarda le piste ciclabili fra il 2016 ed il 2021, si è passati da 92 a 118 km, pari a 3,2 chilometri ogni 10.000 abitanti, rispetto allo standard europeo per una città di queste dimensioni dovrebbe essere di almeno 15 km / 10.000 abitanti (secondo i dati Istat nel 2022 ci sarebbe stata una “contrazione” a 90km delle piste ciclabili, che sembra però improbabile e quindi da verificare). Con 3,2 km di ciclabili per 10.000 abitanti, il capoluogo toscano si colloca solamente dopo Venezia e Bologna fra i comuni capoluogo di città metropolitana per questo indicatore.

Il riferimento per lo sviluppo della ciclabilità è costituito dalla “Bicipolitana”, con la realizzazione di varie piste ciclabili in corso, quali nuovi tratti della linea “gialla“, “arancione” e “rossa“. Da segnalare che le piste una volta realizzate sono effettivamente utilizzate, come rilevato dalle associazioni dei ciclisti. D’altra parte, il Comune in collaborazione con Pin-Bike, ha lanciato l’iniziativa”Pedala, Firenze ti premia“, che in breve tempo ha coinvolto più di duemila persone e quindi rilanciata per altre 1.200 persone.

Per quanto riguarda le aree pedonali: nel 2022 la loro densità era di 114 mq per 100 abitanti, quindi dietro solamente a Venezia come città più pedonalizzate fra le 18 monitorate in rapporto alla popolazione. A febbraio 2024 attivato un primo pacchetto di progetti per la messa in sicurezza dei passaggi per i pedoni in alcune strade o incroci, ritenuti a rischio a Firenze.

Mobilità condivisa

Sul piano della mobilità condivisa nel 2022 risulta essere presenti servizi per tutte le tipologie (ad esclusione di quelle con postazioni fisse): car sharing a flusso libero (266), bike sharing a flusso libero (4.903), scooter sharing (500) e micromobilità elettrica (1.650). Complessivamente 202 mezzi in sharing per 10.000 abitanti, seconda solo a Milano per questo indicatore.

Sicurezza stradale

Circa 2.600 gli incidenti stradali nel 2022 con 10 morti  e 3.000 feriti. Per numero di morti in rapporto alla popolazione la città del giglio è al terz’ultimo posto fra i comuni capoluogo di città metropolitana, meno della metà di quanto accade a Messina o Catania.

Qualità dell’aria e impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico

I dati della qualità dell’aria mostrano livelli di biossido di azoto, inquinante tipicamente emesso dai mezzi di trasporto con combustione fossile. Nel 2022 nella stazione di monitoraggio di traffico presente si è superato i limiti attuali (la città ha a proprio carico una procedura di ingìfrazione comunitaria per questo) ed anche l’altra stazione di traffico è ampiamente al di sopra dei valori raccomandati dall’OMS per tutelare la salute umana ed anche quelli previsti dalla nuova Direttiva Europea a partire dal 2030. Proprio per questo motivo è stata introdotta una limitazione alla circolazione dei veicoli diesel più inquinanti sui viali di circonvallazione ed aree limitrofe. Evidentemente c’è da lavorare per ridurre questo pesante carico inquinante, che si riflette sui dati del prossimo indicatore che presentiamo.

L’unico dato non aggiornato al 2022 è quello relativo all’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico e segnatamente degli effetti dell’esposizione al biossido di azoto per i quali ancora non sono disponibili gli aggiornamenti da parte dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Ma i dati del 2021 non sono affatto tranquillizzanti, indicando 101 morti premature per l’esposizione a questo inquinante.

Il divario di Firenze rispetto a standard europei di mobilità sostenibile nel 2030

Firenze, fra le 18 città monitorate si posiziona al secondo posto, immediatamente dopo Milano, rispetto al raggiungimento al 2030 dei target europei di mobilità sostenibile, ha comunque da fare per colmare il gap esistente rispetto in particolare ad alcuni obiettivi.

Tutte le notizie e i dati dell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile relativi a Firenze


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