Riscaldamento globale, mezzo grado in più (o in meno) potrebbe fare la differenza
Secondo la Prof.ssa Lučka Kajfež Bogataj, Climatologa dell’Università di Lubiana e review editor dello special report dell'IPCC pubblicato lo scorso 08 ottobre 2018, un aumento di 1,5 o 2 °C delle temperature globali non sarebbe la stessa cosa e comporterebbe conseguenze catastrofiche nel caso in cui vengano superati i due gradi.
Mezzo grado può fare la differenza, e l'aumento delle temperature a 1,5 o 2 gradi centigradi non sarebbe affatto la setssa cosa. Se nel primo caso si parla di "allarme" a causa del riscaldamento del sistema climatico globale, nel secondo caso avverrebbe il sorpasso di un "confine pericoloso".
Questo in sintesi quello che ha sostenuto la la Prof.ssa Lučka Kajfež Bogataj, Climatologa dell’Università di Lubiana e review editor dello special report dell'IPCC pubblicato lo scorso 08 ottobre 2018. Bogataj, tra i ricercatori dell'IPCC che ritirarono il Nobel per la Pace nel 2007, fa notare che andare oltre la soglia di 1,5°C potrebbe essere disastroso, e comportare calamità naturali periodiche, eventi climatici estremi oltre che mettere a rischio la sopravvivenza della specie umana in diverse zone del Pianeta.
Per fare un breve esempio: sfiorare i 2 °C potrebbe portare a un aumento del livello dei mari di 0,46 cm – contro gli 0,4 se la temperatura rimane sul livello di sicurezza di 1,5 °C – all'estinzione dell'8% delle specie animali e del 16% del piante del Pianeta – contro, rispettivamente, il 4% e l'8% – alla desertificazione del 13% del suolo e alla distruzione totale della Barriera corallina.
Lo studio della Prof.ssa Kajfež Bogataj è stato presentato lo scorso 28 novembre in Spagna, a Granollers, in occasione del 5ºincontro di coordinamento dei partner del progetto Interreg MED COMPOSE.