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Rete agricola Cauro

Rete agricola Cauro, tutti per uno

Calabria, anni 70: Alberto e Antonio Statti fondano la cooperativa Agricola Lenti e l’azienda Statti. La prima produce olio e vino, la seconda li commercializza. Passano gli anni, le due aziende vanno bene, e nel 2012 i fondatori decidono di valorizzare tutti i sottoprodotti e di investire in un impianto di produzione di biogas, alimentato dai residui della produzione di olio, e in un sistema di fitodepurazione che recuperi le acque di lavorazione. Sui tetti si allestiscono i pannelli fotovoltaici ed entra in funzione un impianto di trigenerazione per coprire il fabbisogno termico aziendale. I fratelli Statti poi fanno confluire i sottoprodotti di lavorazione delle aziende agricole limitrofe nell’impianto di produzione di biogas, creando così le condizioni per sviluppare un modello di rete in cui sia possibile condividere le macchine operatrici e le attrezzature, investire insieme e gestire in maniera comune i fondi agricoli. E non ultimo, assumere stabilmente e non solo stagionalmente tutto il personale, garantendo dignità ai lavoratori e professionalità alle aziende. Nasce così la Rete Agricola Cauro, che oggi conta 55 realtà imprenditoriali, 500 ettari coltivati e oltre 120 famiglie impegnate. Il fatturato complessivo supera i 20 milioni, con un indice di redditività ROE del 15 per cento. In dieci anni sono state valorizzate 624 mila tonnellate di sottoprodotti, e riutilizzati 300 mila metri cubi di acqua. Oggi la rete, insieme all’istituto Leonarda Vaccari di Roma, usando le tecniche e le strategie della Comunicazione aumentativa e alternativa, è impegnata anche nello sviluppo di percorsi terapeutici per disabili. Un gruppo, quello dalla Rete Cauro, che non può non appartenere alla famiglia dei #GreenHeroes.

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