Un punto di riferimento e un laboratorio di idee. Sì, perché sfruttando un’antica tecnica si cominciò a lavorare il latte rompendo la cagliata a mano; e dopo la concia, a far riposare le forme in orci di terracotta, senza usare frigoriferi. Rinacque così l’antico Conciato Romano, il formaggio amato secoli fa dal poeta Marziale, oggi richiestissimo dagli chef di mezzo mondo. All’inizio Livia non venne presa sul serio, per pregiudizi maschilisti e per la scelta di coltivare e produrre in maniera sostenibile, sfruttando il compostaggio per concimare, e ospitando (per prima nella zona) colonnine per ricaricare auto elettriche. Ma è proprio grazie a lei che il territorio si è potuto rilanciare come patria del Conciato Romano e unico presidio Slow Food della provincia di Caserta. A Livia, e ai suoi figli che gestiscono con lei l’agriturismo Le Campestre, diamo dunque il benvenuto nella squadra dei #GreenHeroes.
Agriturismo Le Campestre
Un formaggio fatto come 2500 anni fa
Sito web: lecampestre.it
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