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Cooperativa mitilicoltori spezzini

Con i molluschi l’inquinamento finisce nella rete

Sito web: www.mitilicoltori.it

Chi potrebbe mai rifiutare una buona spaghettata con le cozze? Questi succulenti organismi marini vengono allevati nel tratto di mare tra il parco delle Cinque Terre e il parco del Magra dalla Cooperativa mitilicoltori spezzini, fondata nel lontano 1983. La cooperativa, composta da 86 soci che si tramandano un’attività oramai secolare di padre in figlio, utilizza metodi antichi ma efficienti e soprattutto sostenibili. Eh sì: i nostri amici liguri sono una vera e propria enciclopedia di buone pratiche di sostenibilità. Attualmente è in corso di sperimentazione un progetto pilota con diverse realtà innovative – tra centri di ricerca, università, ed aziende green – che consiste nell’utilizzo di una tipologia speciale di ceste realizzate con una bioplastica compostabile innovativa fatta di amido di mais e oli vegetali. Questo permette di tutelare i fondali marini dall’inquinamento da plastica e dal marine litter.

Quasi tutti sanno che gli allevamenti intensivi sono tra le cause principali delle emissioni di gas serra. Ma molti ignorano che i vivai di mitili, al contrario, sono uno strumento contro il riscaldamento globale. I molluschi bivalvi rappresentano un sistema attivo di cattura e sequestro naturale di carbonio dall’atmosfera, che immagazzinano definitivamente all’interno dei loro gusci. La Cooperativa, insieme ad altre realtà – Ama, Enea, WSense, Carbonsink srl, con la supervisione del professor Giampietro Ravagnan – ha dato vita al progetto Blue Carbon Sink, una piattaforma che quantifica l’anidride carbonica che viene sottratta con la mitilicoltura, e genera dei carbon credits certificati che possono essere monetizzati e venduti. Secondo le stime, la mitilicoltura ogni anno elimina 19 mila tonnellate di CO2 dall’atmosfera. Brindiamo ai #GreenHeroes di oggi, la Cooperativa mitilicoltori spezzini.

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