Arteagricola
Massimo Borrelli e ARTE, grandissimi #GreenHeroes
Sito web: www.arteagricola.it
Azienda Agricola ARTE è situata nel tavoliere delle Puglie a ridosso delle saline di Margherita di Savoia, tra Manfredonia e Cerignola, zona tradizionalmente vocata alla coltivazione di grano e altri cereali.
La mente e il cuore di ARTE è Massimo Borrelli. Massimo, 47 anni, ha improntato tutta l'attività a un cambio di passo rispetto alla cosiddetta ”tradizione«; la sua filosofia si può esprimere in poche parole. ”La nostra priorità, la nostra materia prima non è il prodotto, è la terra. Se ci prendiamo cura della terra, arrivano anche prodotti di alta qualità e buone rese«.
Il calcio di inizio di questo paradigma è stato l'investimento nell'impianto biogas, completamente integrato nell'azienda, in cui confluiscono tutti i sottoprodotti delle attività agricole e della produzione alimentare. Dalla digestione anaerobica, oltre naturalmente all'energia - 625 kWH elettrici e 700 kWH termici, che dal 2011 al 2018 hanno evitato l'immissione di 6112 tonnellate di CO2 in atmosfera - nasce anche un prodotto importantissimo, il digestato, un fertilizzante naturale. Con il digestato che ritorna al terreno, si ha un riciclo dei nutrienti e della sostanza organica. Interrando il digestato, si stocca carbonio nel suolo, il che significa sottrarre carbonio dall'atmosfera e rendere il suolo stesso più resiliente all'erosione, al dilavamento e alla liscivazione e più fertile. Nel suolo di ARTE è aumentato sensibilmente il carbonio organico, è cresciuto dal 12 al 18% il contenuto proteico nel grano, e si sono recuperati circa 300 ettari, sui quali non seminava più nessuno. Infine, il digestato sostituisce completamente l'utilizzo dei fertilizzanti chimici.
La cura della terra passa poi da pratiche agricole di minima lavorazione, come la semina su sodo che contiene fortemente la perdita di sostanza organica che si verifica con l'aratura. Evitando l'aratura, si ha un numero inferiore di passaggi delle macchine agricole e, quindi, un minor utilizzo di carburanti che si traduce in costi inferiori e emissioni climalteranti inferiori con una riduzione del 90% rispetto alle pratiche tradizionali. Infine, i terreni di ARTE vengono tenuti coperti tutto l'anno con colture in rotazione, pratica che, ancora una volta, protegge il suolo dall'erosione e consente di non utilizzare i diserbanti.
E poi, i grani e la pasta. Dal giugno 2015 ARTE ha avviato una produzione biologica certificata da grani antichi e autoctoni, come il grano duro Senatore Cappelli Bio e il farro monococcum, trasformati poi, dalla stessa azienda, in diverse linee di pasta. Nel tempo, Massimo ha avviato diverse filiere con investimenti e continui re-investimenti pari a più di 11 milioni di Euro in meno di 10 anni. La prima filiera è stata quella dei grani antichi e della loro trasformazione in farine e poi in pasta. Oggi la pasta ARTE è presente nei migliori ristoranti e ha ricevuto diversi riconoscimenti.
Ma anche le imprese agricole devono diversificare e re-investire; è stata quindi attivata la filiera dei legumi (diversi tipi di ceci, di fagioli, di lenticchie, fave, piselli e cicerchia) che vengono trasformati in creme dopo una fase di essiccazione al sole. Poi è arrivata la filiera della canapa – 50 ettari – una pianta che ha una forte capacità di sequestrare la CO2, oltre ad aumentare la fertilità del suolo anche dopo la raccolta. E sta arrivando anche la mandorla.
Con i suoi 900 ettari coltivati e le 25 persone impiegate stabilmente (più i 50 stagionali assunte per ogni raccolto) l'azienda ARTE e Massimo Borrelli sono veri #GreenHeroes, protagonisti di un'economia virtuosa che va difesa, sostenuta e rafforzata.
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