Aboca
Una scelta sostenibile a 360 gradi
Sito web: www.aboca.com
Considerare l’impresa come un sistema vivente. È questo il motto di Massimo Mercati, ceo di Aboca, healthcare company italiana che si occupa di cura della salute. Il cuore pulsante di Aboca si trova in Valtiberina, a cavallo tra la Toscana e l’Umbria, dove già nel 1200 si coltivavano piante officinali. Secondo l’etimologia il termine deriva da abiga, antico nome del Camepizio, una pianta dalle proprietà depurative.
L’impresa, fondata quarant’anni fa dal padre Valentino, si regge su una struttura produttiva verticalizzata: dal seme al prodotto finito, dalla ricerca scientifica alla distribuzione. Dispositivi medici a base di sostanze naturali per l’automedicazione e integratori alimentari. Le tipologie di sostanze prodotte nei laboratori di Aboca sono numerose, ma hanno diverse cose in comune. In primis, tutte le piante utilizzate provengono dai 1.700 ettari di terreni dell’azienda, e sono coltivate con metodo bio. L’impresa toscana è attenta al modello dell’economia rigenerativa, ed è certificata biodiversity alliance: significa che i livelli di biodiversità e la qualità dei suoli utilizzati da Aboca migliorano nel corso della lavorazione.
L’azienda inoltre crea prodotti cento per cento naturali senza utilizzare molecole chimiche artificiali, garantendo che non solo il contenitore, ma che anche il contenuto sia biodegradabile. Con un impianto fotovoltaico di 1 Mw, l’azienda è sostenibile dal punto di vista energetico.Non manca nemmeno l’attenzione alla cultura: all’interno della sede di Palazzo Bourbon del Monte, a Sansepolcro, l’azienda gestisce Aboca Museum con un percorso dedicato a Erbe e Salute nei secoli, e la casa editrice Aboca Edizioni. La compagnia vende 50 milioni di pezzi in 18 Paesi e fattura 230 milioni di euro all’anno. Sono Massimo e i suoi collaboratori i #GreenHeroes di questa settimana!
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