Lucart
Se riciclare non resta solo sulla carta
Sito web: www.lucartgroup.com
Dal macero alle infinite vite del Tetra Pak. Lucart da 70 anni crea modelli industriali rigenerativi capaci di produrre un fatturato superiore a 500 milioni di euro e di occupare più di 1.600 persone. Nel 1834 a Villa Basilica, in provincia di Lucca, il farmacista Stefano Franchi, recuperando la paglia e mescolandola a calcina e acqua, inventò la cartapaglia. Sempre a Villa Basilica, ma stavolta nel 1953, i fratelli Pasquini fondarono la Cartiera Lucchese con l’obiettivo di produrre carta sfruttando gli scarti di produzione dell’editoria o degli archivi. Secondo i fratelli Pasquini, per la carta da imballaggio era inutile utilizzare carta vergine, e anzi, risparmiando, era possibile riciclare quella portata al macero dalle tipografie.
La loro intuizione, oltre a permettergli di offrire prodotti a prezzi competitivi, garantì all’azienda, diventata Lucart, di acquisire un’incredibile competenza nel riciclo della carta. Una capacità tanto sviluppata che, negli anni ’90, si tradusse nella produzione della prima carta igienica in carta riciclata. La Lucart ha costruito la sua fortuna sul principio del recupero, e quando la sfida è diventata quella di ridare vita al cartone usato per il Tetra Pak non si è arresa. Infatti se sulla componente di cartone è relativamente facile intervenire, sul rimanente 25 per cento composto da alluminio e polietilene la soluzione andava inventata. Dopo vari tentativi in cartiera si riesce a granulare il polietilene e l’alluminio, e a trovare il modo per farlo fruttare. Nel 2021 insieme a CPR System Lucart fonda Newpal Spa, un’azienda che trasforma in pallet i granuli di recupero del Tetra Pak. Pallet che, a fine vita, tornano in Newpal per esser rifusi e riutilizzati per stampare nuovi pallet. In Lucart da 70 anni si genera profitto ridando vita alla carta, e noi non vedevamo l’ora che chiudessero il ciclo del Tetra Pak per nominarli #GreenHeroes.
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