Il Kyoto Club alla presentazione di una società di polysilicon made in Italy

A Borgofranco d’Ivrea (TO) partirà la produzione di silicio di grado solare per la realizzazione di celle fotovoltaiche. Annalisa Corrado del Kyoto Club, alla presentazione della società, spiega come sia importante che la parte alta della filiera sia italiana.

8 gennaio 2008 Fonte: Kyoto Club

“La nascita di un’industria italiana di polysilicon, cioè un pezzo della parte alta della filiera del fotovoltaico, dimostra che anche gli imprenditori italiani stanno facendo i passi nella giusta direzione affinché questa tecnologia possa nel medio periodo fornire un importante contributo al nostro fabbisogno energetico”. Questo ha dichiarato l’ing. Annalisa Corrado, direttore tecnico del Kyoto Club in occasione della conferenza stampa di presentazione di una nuova società che produrrà silicio di grado solare, la Silfab Spa, svoltasi a Milano il 20 dicembre 2008.||L’avvio del “rivoluzionario” meccanismo di incentivazione del Conto Energia per gli impianti fotovoltaici, seppur con i limiti propri di ogni forma di sussidio, ha dimostrato immediatamente di poter stimolare la domanda di sistemi per la generazione distribuita di elettricità dal sole. ||Tuttavia, l’attuale divario tecnologico che separa il nostro Paese da quelli che posseggono il primato nella produzione di celle e moduli, associato all’appetibilità del sistema di incentivazione e alla generosità della risorsa solare in Italia, “fa ritenere che almeno una quota pari al 50% delle risorse messe a disposizione attraverso la tariffa incentivante vada a fornitori esteri di celle fotovoltaiche”, ha detto Annalisa Corrado.||“In tale contesto, la reale ripresa di competitività del sistema italiano, non può che passare dall’interiorizzazione di competenze e dal potenziamento dell’intera filiera produttiva, proprio a partire dalla produzione di silicio multicristallino – ha concluso Corrado – elemento chiave, in grado di dare certezze agli operatori per quanto riguarda l’approvvigionamento della materia prima e la stabilizzazione dei prezzi”.


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