Kyoto Club, Coordinamento Free e EU-ASE chiedono ai parlamentari europei del PPE di votare a favore della direttiva sull’efficienza energetica
Domani, martedì 28 novembre, la Commissione ITRE, Industria, Ricerca Energia, del Parlamento europeo deciderà sulla revisione della Direttiva Efficienza Energetica: Kyoto Club, il Coordinamento Nazionale FREE e l’Alleanza Europea per l’Efficienza Energetica si appellano ai Parlamentari italiani del PPE, il cui voto sarà determinante, perché si esprimano a favore.
Le associazioni Kyoto Club, Coordinamento Free e Alleanza europea per l'efficienza energetica (EU-ASE), in vista del voto di domani martedì 28 novembre nella Commissione ITRE, hanno scritto agli Onorevoli Aldo Patriciello, Massimiliano Salini, Lorenzo Cesa e Lara Comi perché votino a favore degli emendamenti di compromesso della Revisione della Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED), che prevedono, per tutta l’Unione Europea (UE), l’obiettivo legalmente vincolante del +40% per l’efficienza energetica e la continuazione dell’aumento annuale del +1,5% dopo il 2020.
“Ci siamo rivolti al quattro parlamentari europei italiani del PPE nella Commissione ITRE”, ha dichiarato Sergio Andreis, Direttore di Kyoto Club, “perché il loro voto sarà determinante per l’attuazione degli impegni previsti dall’Accordo di Parigi in materia di clima ed energia, per sostenere i grandi investimenti già annunciati da alcuni dei maggiori Fondi in presenza di una normativa di medio periodo certa e per favorire la creazione di milioni di nuovi posti di lavoro legati all’efficienza energetica: secondo i dati di Confindustria, oltre 1 milione e 600.000 per i soli comparti industriali in Italia”.
Monica Frassoni, Presidente dell’Alleanza europea per l’Efficienza Energetica ha aggiunto: “Il voto di domani è importante per capire se il Parlamento Europeo, e in particolare la delegazione degli eurodeputati italiani più impegnati nella definizione della legislazione sull’efficienza energetica, vogliono sostenere l’industria più innovativa e capace di accompagnare il nostro Paese verso una transizione energetica che sia al tempo stesso positiva anche per il consumatore e il clima”