Kyoto Club e Legambiente, serve agire contro le emissioni di carbonio incorporate degli edifici

La lettera di Kyoto Club e Legambiente per informare i parlamentari europei sul progetto Low Embodied Carbon Emissions".

7 aprile 2022

Gentile Onorevole,

Kyoto Club e Legambiente stanno portando avanti un progetto comune con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sul tema delle emissioni di carbonio incorporate (embodied carbon emissions) nel settore delle costruzioni italiano.
Gli edifici sono, in tutta Europa, la principale fonte di consumo energetico, pari al 40% di tutta l’energia consumata. I tre quarti di questa energia provengono dall’uso diretto di combustibili fossili, causando il 36% delle emissioni di gas serra dell’intero comparto.
Una parte significativa – il 10-20%, secondo le stime che hanno affrontato il tema – dell’impronta di carbonio totale degli edifici dell’UE è dovuta alle emissioni incorporate.
Affrontare le carenze strutturali del settore edile, dato il suo contributo sostanziale a emissioni di gas serra e consumo di energia, è un trampolino di lancio verso il raggiungimento degli obiettivi climatici, come riconosciuto anche dal più recente Rapporto (Sixth Assessment Report) redatto dal IPCC – Intergovernmental Panel on Climate Change.

Nel merito, il nostro progetto ha identificato le seguenti priorità:

  1. La revisione della Direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici – EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) – dovrebbe includere in maniera armonica una metodologia per l’introduzione dell’approccio WLA (Whole Life Cycle) nell’edilizia.
  2. La stessa revisione della EPBD dovrebbe prevedere dei valori-soglia, ottenuti da un’analisi dell’intero ciclo di vita, legati alle emissioni climalteranti nell’edilizia. Questi valori diventerebbero effettivi una volta che sia disponibile una baseline UE per le emissioni incorporate. La Commissione Europea dovrebbe essere in grado di definire tali valori di soglia senza dover passare per una nuova revisione completa della direttiva.
  3. La revisione del Regolamento sui prodotti da costruzione – CPR (Construction Products Regulation) – in maniera analoga, dovrebbe includere specifiche sulle emissioni incorporate.
  4. Di nuovo, la revisione del CPR dovrebbe comprendere l’indicazione dei valori di emissioni incorporate nei prodotti da costruzione con etichetta CE, già rispondenti a standard omologati nel CPR, come acciaio, cemento, vetro, legno e isolanti (materiali con elevate emissioni).
  5. L’Italia – seguendo un percorso che altri Stati Membri hanno già iniziato – dovrebbe includere, a livello nazionale, le emissioni incorporate di carbonio nella legislazione, e dotarsi di una normativa adeguata.

Confidiamo di poter iniziare un confronto fruttuoso su questa tematica, fondamentale per rendere il percorso di abbattimento delle emissioni climalteranti sempre più efficace e per una profonda e duratura decarbonizzazione del settore edile europeo e italiano.

Nel restare a disposizione, sua e del suo Ufficio, per ogni approfondimento necessario, grazie per la sua attenzione, buon lavoro e i saluti più cordiali.


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