COP28 a Dubai, allarme Onu: 2023, anno più caldo di sempre. Obiettivi: combustibili fossili e 1,5°

Oltre 200 governi da tutto il mondo senza Biden e Xi. Partecipano Ong ambientaliste, think tank, imprese e gruppi religiosi (il Papa assente per motivi di salute). Approvato il Fondo "Perdite e danni" per i Paesi vulnerabili.

1 dicembre 2023 Fonte: Rai News

Il Direttore scientifico della ong ambientalista Kyoto Club: “Vedremo se a COP28 si invertirà la tendenza e ci si attiverà veramente per il passaggio all’energia pulita”

“Per svolgere appieno il proprio ruolo nel raggiungimento degli obiettivi dell’ Accordo di Parigi, l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha affermato che entro il 2030, il 50% degli investimenti dovrebbe essere destinato all’energia pulita. Un messaggio che cadrà nel vuoto” alla COP28 di Dubai, “o che verrà raccolto da qualche paese o multinazionale del mondo Oil&Gas?  La risposta a questa domanda ci segnalerà se da questa conferenza prenderà le mosse una (certo improbabile) inversione delle politiche dei grandi produttori”. Lo afferma Gianni Silvestrini, Direttore scientifico della ong ambientalista Kyoto Club. “La conferenza mondiale sul clima si apre a Dubai negli Emirati Arabi, grandi produttori di petrolio e gas. ” Sembrerebbe una contraddizione, tanto più che, secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla Bbc, gli Emirati si preparerebbero a trattare di affari con una quindicina di paesi.A maggior ragione è significativa, e in qualche modo stupefacente, la dichiarazione del direttore esecutivo della IEA, Fatih Birol, secondo cui ‘l’industria del petrolio e del gas affronterà il momento della verità alla COP28, dovendo scegliere se continuare ad alimentare la crisi climatica o essere un attore del passaggio all’energia pulita“.

Leggi l’articolo su Rai News di ieri 30 novembre 2023


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