podcast-er: Evitare il vuoto del post-Kyoto. L’opinione di Gianni Silvestrini a Ecoradio

Riprende il negoziato internazionale per il clima. Necessario trovare un accordo che coinvolga tutti entro il 2011. Tra i fattori chiave della riuscita ci sono la politica interna di Obama su energia e clima e la spinta della green economy. L’opinione di Gianni Silvestrini ad Ecoradio.

31 marzo 2010 Fonte: Ecoradio

<p><a href="http://qualenergia.it/UserFiles/Files/silvestrini_opinione30mar2010.mp3"><b>Ascolta audio</b></a> (mp3 – durata: 2′ 18”)</p><p>Ad aprile e a giugno a Bonn si svolgeranno i primi <b>meeting internazionali</b> in cui si discuterà di come applicare <b>l’Accordo di Copenhagen</b> e di come arrivare al prossimo appuntamento della Cop in Messico. </p><p>Yvo De Boer dell’esecutivo dell’UNFCCC ritiene che si possa raggiungere un accordo per tutti i paesi <b>nel 2011 in Sud Africa</b>, evitando così di lasciare un vuoto nel post-Kyoto, cioè dal 2013. </p><p>Un ruolo chiave lo giocherà <b>Barack Obama</b>, rafforzato dal successo della riforma sanitaria, e che avrà ora il tempo di impegnarsi per la riforma energetica e sulla legge per il clima. Le resistenze sono notevoli e l’impresa resta complessa, ma anche in un periodo di forte crisi si è visto come sia cresciuta la <b>green economy</b>, un fattore determinante per far spingere tutta la comunità mondiale nella direzione di nuova economia low carbon. </p><p>L’opinione a <a href="http://www.ecoradio.it">Ecoradio</a> di <b>Gianni Silvestrini</b>, direttore scientifico QualEnergia e Kyoto Club.<br /> </p><p><br /></p>


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