podcast-er: Dal disastro del Golfo del Messico al cambiamento. Gianni Silvestrini a Ecoradio

La catastrofica situazione nel Golfo del Messico per Barack Obama potrebbe diventare un'opportunità di cambiare gradualmente il sistema di produzione e distribuzione dell’energia per i trasporti. Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

7 giugno 2010 Fonte: Ecoradio

<p><br /><a href="http://www.qualenergia.it/UserFiles/Files/silvestrini_opinione1giugno2010.mp3"><b>Ascolta Audio</b> (mp3)</a></p><p>Dal fondo del Golfo del Messico continua e uscire petrolio e, stando a quanto si legge sui giornali, i sondaggi dicono che <b>Obama</b> sia in calo. <br />Il Presidente degli Stati Uniti qualche settimana prima della catastrofe, aveva concesso la possibilità di trivellare offshore in aree che erano state bloccate per diversi anni. </p><p>Cosa dovrebbe fare ora Obama in questa situazione? Dovrebbe <b>bloccare totalmente le trivellazioni</b> in Oceano e, contemporaneamente, far partire un piano molto coraggioso di <b>ricerca sui biocarburanti di seconda e terza generazione</b> (etanolo prodotto da cellulosa e da alghe) per dare la possibilità agli Stati Uniti e al resto del mondo di sostituire progressivamente il petrolio con idrocarburi di carattere vegetale. </p><p>In questa situazione così catastrofica, se non si coglie l’opportunità di cambiare sistema di produzione e distribuzione dell’energia per i trasporti si perderà un’occasione storica. </p><p>L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a <a href="http://www.ecoradio.it">Ecoradio</a>.<br /></p>


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