podcast-er: La bufera dei certificati verdi. Silvestrini a Ecoradio

Il Governo con una misura della manovra finanziaria affossa il valore dei certificati verdi e mette in gravi difficoltà tutto il settore delle rinnovabili. L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

9 giugno 2010

<p><b><a href="http://www.ecoradio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=9723&Itemid=207">Ascolta audio (mp3)</a></b></p><p>Si è parlato molto in questi giorni del decreto relativo alla <b>manovra finanziaria del Governo</b> che abolisce per il GSE il riacquisto dei <b>certificati verdi</b> in eccesso rispetto agli obblighi previsti delle società elettriche.</p><p>Questo divieto sta creando<b> gravi difficoltà a tutto il comparto delle rinnovabili</b>, perché il valore dei certificati in questo modo calerà e soprattutto ciò sta producendo <b>incertezza</b> per il settore. E’ questo l’aspetto più pericoloso: in futuro gli investitori avranno grossi dubbi se investire nel nostro paese. </p><p>In Italia sembra non esistere alcuna certezza sul valore di certi provvedimenti. Ad esempio, meno di due anni fa il Governo mise in discussione <b>il 55% della detrazione fiscale</b> per la riqualificazione energetica degli edifici e anche se successivamente fece marcia indietro, creò una notevole turbativa nell’industria e fra gli operatori.</p><p>Ci si augura quindi che si faccia marcia indietro anche in questo caso oppure <b>si innalzino gli obiettivi degli obblighi annuali</b> dei certificati verdi per i produttori di energia elettrica. </p><p>È tuttavia oggi indispensabile <b>rivedere i meccanismi degli incentivi</b>, auspicando il passaggio a un sistema simile a quello tedesco in cui esiste uno specifico valore per ogni tecnologia. In questo modo si darebbe più certezza agli investitori e al mercato, accrescendo l’offerta di energia verde nel paese. La bufera dei certificati verdi potrebbe rivelarsi utile in Italia proprio per ripensare i meccanismi di incentivazione per le rinnovabili in vista degli obiettivi 2020.</p><p>L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.</p><p></p>


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