Efficienza energetica e target nell’Unione Europea, un rapporto dell’eceee

L’eceee ha pubblicato il rapporto "National energy efficiency and energy saving targets" dedicato alla definizione degli obiettivi nazionali di efficienza energetica in Europa.

25 maggio 2011

<p>L’eceee (European Council for Energy Efficient Economy) ha pubblicato il rapporto <a href="http://www.eceee.org/Policy/Targets/TargetsFinalReport24May11.pdf">"National Energy efficiency and energy saving targets"</a> (pdf). Lo studio offre una panoramica sull’attuale applicazione degli obiettivi nazionali di risparmio energetico in tutta Europa.<br /> <br />Il documento si basa su un <b>ampio studio</b> e su un <b>questionario</b> compilato dai membri eceee e da altri componenti degli Stati membri, oltre a una consultazione on line delle parti interessate. <br />La relazione ha lo scopo di aiutare decisori e operatori (stakeholders) a valutare quanto gli obiettivi siano attualmente utilizzati e quanto possa essere realmente effettiva la loro efficacia. </p><p>Lo studio contiene le <b>sintesi dell’attuale situazione</b> presente in ciascuno Stato membro, mentre i dettagli completi delle informazioni raccolte da ogni paese sono inclusi in un apposito report separato dal titolo <a href="http://www.eceee.org/Policy/Targets/Targets_Country_Specific_Information.pdf">"Country specific information"</a> (pdf). </p><p>"Oggi eceee non difende un particolare tipo di obiettivi", afferma <b>Nils Borg</b>, direttore esecutivo di eceee. "Gli obiettivi nazionali rappresentano una questione controversa e parte delle polemiche esistenti dipendono da come definire gli obiettivi e quali di questi vanno adottati. Lo studio fornisce una panoramica dei target esistenti e contiene la riflessione in corso sugli obiettivi negli Stati membri dell’UE. Ci auguriamo che tutti i soggetti interessati la reputeranno utile".</p><p>Le <b>conclusioni del rapporto</b> vanno viste nell’attuale contesto politico europeo. Una nuova direttiva di efficienza energetica sta per essere proposta dalla Commissione europea a giugno 2011. E mentre allo stato attuale è assunto che non si prenderanno specifici obiettivi, non si potrà respingere un’eventuale applicazione in quanto è riconosciuto che l’Ue non è sulla buona strada per rispettare i suoi obiettivi al 2020. Solo l’utilizzo più efficace di questi obiettivi potrà essere una valida opportunità per aiutare ad affrontare questa lacuna. </p><p>Il documento contiene una serie di conclusioni che si basano su una sintesi dei <b>punti di vista degli intervistati</b> e della <b>letteratura</b>. Tra queste la conclusione in cui si sottolinea che: nonostante non ci sia una vasta gamma di obiettivi è comunque difficile confrontarli anche all’interno dei singoli Stati membri. Ad esempio, la Direttiva del 2006 "Efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici" ha incoraggiato l’applicazione degli obiettivi in tutta l’Europa, ma non è possibile conoscere quante ulteriori azioni di efficienza energetica ha implicato. <br />È per questo che gli obiettivi vanno visti come solo uno degli elementi della soluzione: ci deve essere anche la politica, le parti interessate e bisogna impegnare risorse. </p><p>La relazione dell’eceee esamina anche le <b>misurazioni</b> e gli <b>obiettivi futuri</b>. <br />Su questi ultimi gli intervistati hanno concluso che il problema non è rappresentato dall’attuale differenziale di status tra l’obiettivo vincolante delle fonti rinnovabili e l’obiettivo non vincolante di efficienza energetica, ma dal punto di vista della politica che valuta l’idea di un altro obiettivo vincolante per aggiungere un ulteriore onere normativo. A loro parere se questi obiettivi diventassero vincolanti per il futuro, dovrebbero essere di alto livello e facilmente raggiungibili, oltre a richiedere un quadro di misurazione semplice, trasparente che lasci spazio all’innovazione e al miglioramento continuo. </p><p>Per maggiori informazioni: <a href="http://www.eceee.org/Policy/Targets">eceee</a></p><p><br /></p>


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