Le presentazioni del sedicesimo seminario del progetto “CAPsizing” – Università Politecnica delle Marche – Ancona
Lunedì 18 marzo presso il Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'Università Politecnica delle Marche, ad Ancona, si è svolto il sedicesimo seminario del progetto CAPsizing di Kyoto Club. Un dibattito interessante e ricco di spunti.
Presso il Dipartimento di scienze agriarie, alimentari e ambientali dell'Università Politecnica delle Marche (Ancona) si è tenuto il seminario del progetto CAPsizing per la Regione Marche.
34 partecipanti, Docenti e studenti del Dipartimento, hanno partecipato al seminario di Ancona, con un dibattito interessante e ricco di spunti. Fra le altre idee e proposte sono emerse:
1. La necessità di sburocratizzare la gestione della PAC, attualmente ancora troppo iniqua, rigida e complicata.
2. Vanno riconosciuti agli agricoltori, anche in termini di reddito, la molteplicità dei compiti a cui sono chiamati, ben al di là di quello primario della produzione del cibo, superando la situazione attuale nella quale a fronte di un aumento dei compiti, diminuiscono i contributi a disposizione.
3. Le potenzialità dell’agricoltura di precisione e intelligente, che dovrebbe essere riconosciuta come centrale nella nuova fase 2021-2027.
4. La priorità da dare all’attuazione del principio del ricambio generazionale: nella Marche l’età media degli agricoltori è di 65 anni.
5. Il riconoscimento dell’importanza della biodiversità anche attraverso prezzi adeguati sul mercato.
6. Il rischio che pur potenzialmente positivi piani strategici nazionali vengano effettivamente attuati.
7. La condivisione delle eccellenze, per poterle replicare anche in altri Paesi: per le Marche, ad esempio, quello della produzione di pasta Mancini e dei polli Fileni bio hanno molto da insegnare.
8. L’urgenza di ripensare le tecniche agronomiche tradizionali, dando spazio all’innovazione e alla sperimentazione che possono creare nuovi modelli di sviluppo agricolo ambientalmente e socialmente sostenibili.
9. I cambiamenti climatici colpiscono già adesso l’agricoltura e il rischio siccità di queste settimane non è che l’ennesimo campanello d’allarme.