Handbook delle buone pratiche Ue sullo sviluppo sostenibile
L'obiettivo di questo manuale è diffondere le buone pratiche dell'Unione europea in materia di sviluppo sostenibile e giustizia climatica, mentre i suoi obiettivi finali sono sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza del contributo della società civile nel processo di adesione all'UE. Il documento cita tra gli esempi anche le attività del progetto SCSD-SD già svolte con successo.
Qualità dell'aria, acque, gestione del ciclo di rifiuti, tutela del capitale naturale e della biodiversità, giustizia climatica, energie rinnovabili ed efficienza energetica. Sono questi gli argomenti su cui si concentra l'Handbook delle buone pratiche Ue per lo sviluppo sostenbiile, curato dai partner del progetto Sustainable Civil Society Dialogue for Sustainable Development (SCSD-SD), Kyoto Club e Environmental Energy Association.
Lo scopo del documento è diffondere le politiche, gli standard, i regolamenti, il quadro giuridico, i meccanismi di partecipazione civica dell'UE in materia di sostenibilità ambientale e giustizia climatica, fornendo alcuni esempi di attuazione locale e storie di successo. I suoi obiettivi finali sono sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza del coinvolgimento e del contributo della società civile nel processo di adesione all'UE, migliorare la conoscenza pubblica e la comprensione dell'Unione in particolare nel settore ambientale e illustrare l'impatto del processo di adesione all'UE sulle vite quotidiane dei cittadini.
Questo manuale cita come esempi anche le attività del progetto SCSD-SD già svolte con successo: le riunioni del dialogo della società civile di Roma e Izmir e le attività di monitoraggio che hanno portato alla pubblicazione del rapporto di monitoraggio (monitoring report). Gli argomenti sono stati selezionati in base agli input raccolti durante queste attività. La legislazione dell'UE è in costante evoluzione. Il manuale riflette la situazione al momento della stesura di questo documento – gennaio 2020. Tutti gli aggiornamenti sono comunque disponibili online sui siti web pertinenti della Commissione europea.
