EPBD 3: non lasciamo che venga annacquata

Il documento contiene le proposte di Kyoto Club relative al recepimento in Italia della nuova Direttiva UE sull’efficienza energetica negli edifici.

3 febbraio 2020

L’imminente trasposizione nell’ordinamento italiano della più recente revisione della direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici si presenta come una grande occasione per dare un forte impulso all’efficientamento del parco edifici nazionale.

La nuova EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) ha l’obiettivo di efficientare il parco edilizio tramite riqualificazioni profonde, in modo che gli edifici si avvicinino al livello NZEB (Nearly Zero Energy Building). 

L’obiettivo principale da raggiungere con il recepimento della direttiva deve essere quello di coibentare gli edifici esistenti e liberare il grande potenziale apportabile dall’automazione riuscendo ad ottenere insieme risparmio, comfort abitativo e minor impatto ambientale. 

E’ quindi indispensabile evitare che una trasposizione mal fatta annacqui i contenuti più significativi della direttiva europea.

Per Kyoto Club insomma il recepimento può essere allo stesso tempo, il modo migliore per ridurre in maniera sostanziale le emissioni di gas serra così come richiesto dalla crisi climatica e dagli accordi internazionali sottoscritti dal nostro Paese e  lo strumento per supportare adeguatamente il settore edilizio, nell’ambito delle trasformazioni tecnologiche in atto nel sistema produttivo e infrastrutturale sempre più toccato dai processi di riconversione ecosostenibile e riqualificazione ambientale. 
 
In allegato il documento con le proposte del gruppo di lavoro Efficienza energetica di Kyoto Club relaive al recepmento della EPDB 3.

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