Kyoto Club in audizione alla Camera dei deputati sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione

Secondo il Direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini, se da una parte si registra un exploit delle energie pulite, il nucleare avanza lentamente.

24 settembre 2024

“Il nucleare sicuramente contribuisce alla riduzione delle emissioni, ma finora è stato troppo costoso, ha visto tempi di realizzazione troppo lunghi e comporta altri problemi – come scorie e altri rischi. A fianco di altre soluzioni che stanno dimostrando una crescita esplosiva – il fotovoltaico nel 2023 ha fatto 446 GW, segnando un incremento di 88% rispetto all’anno precedente. In questo momento c’è una crescita esponenziale delle energie rinnovabili, mentre il nucleare avanza a piccoli numeri”.

Lo ha sostenuto il Direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini, audito oggi dalle Commissioni riunite VIII (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) e X (Attività produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei deputati.

La produzione di elettricità da nucleare, continua Silvestrini, ha avuto il suo picco nel lontano 1996, con 17,5% di contributo a livello mondiale ma adesso è sotto il 10%. Invece, se guardiamo alla panoramica complessiva, continua l’esperto, possiamo vedere che le rinnovabili raggiungono il 30% della produzione elettrica globale: il rapporto è oramai di tre a uno per le fonti pulite.

Guarda il video dell’audizione sul sito della Camera dei deputati

“Audizione sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione” di Gianni Silvestrini (pdf)


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