L’editoriale di Gianni Silvestrini

Novembre 2007

16 dicembre 2007 Fonte: KyotoClubNews

L’area degli scettici si sta restringendo, mentre cresce quella dei catastrofisti. Parliamo del rischio dei cambiamenti climatici, che trova continue preoccupanti conferme. In particolare, destano allarme dati totalmente fuori norma che potrebbero indicare un’accelerazione imprevista del global warming.

E’ il caso, ad esempio, dei valori massimi in Italia delle temperature estive del 2003 e le temperature di questo ultimo aprile. In entrambi i casi i valori sono risultati di 3-4 °C superiori rispetto ai valori degli ultimi 200 anni. Due eventi molto singolari che sembrano indicare uno scricchiolio del sistema climatico.||Ma poi ci sono i dati sulla superficie ghiacciata artica che ha raggiunto un minimo storico nelle scorse settimane. La riduzione della superficie ghiacciata dell’Artico di quest’anno è impressionante, con un 23% in meno rispetto al precedente record del 2005. Praticamente la calotta polare sta sparendo a un ritmo di 72.000 kmq/anno.

Aggiungiamo infine il dato relativo alla crescita annua della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera passata da 1,5 ppmv (parti per milione in volume) del periodo 1970-2000 a 1,9 ppmv a causa dell’incremento delle emissioni (soprattutto in Cina) e della minor capacità di assorbimento della CO2 da parte di oceani e vegetazione, passata dal 60% al 55%.||E’ chiara dunque l’urgenza di raggiungere rapidamente un accordo per il post Kyoto. Ma se difficilmente si otterranno risultati alla riunione di Bali dei primi di dicembre, la situazione potrebbe rapidamente cambiare. Autorevoli rappresentanti dell’attuale amministrazione Usa, come Paula Dobriansky, ora affermano che entro il 2009 si riuscirà a trovare un patto climatico che coinvolga tutti i Paesi.

Dunque, da un lato siamo preoccupati, anzi, molto preoccupati. Ma siamo ancora convinti che si possa evitare un esito catastrofico. Si giocherà tutto nei prossimi 3-5 anni, tempo necessario perché l’ecodiplomazia riesca a trovare un accordo globale per l’intero Pianeta.

Gianni Silvestrini, Direttore Scientifico Kyoto Club


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