Arriva l’autorizzazione dell’Europa per gli sgravi fiscali del biodiesel in Italia
Un contingente annuo di 250.000 tonnellate di biodiesel potrà beneficiare di un\'aliquota di accisa pari al 20% di quella applicabile al carburante diesel utilizzato per autotrazione. Un intervento che vale 384 milioni di €.
Conformemente alle norme in materia di aiuti di Stato previste dal trattato Ce, la Commissione europea ha autorizzato l’istituzione in Italia di uno sgravio fiscale volto a favorire la produzione e l’impiego di biodiesel, intervento che vale 384 milioni di euro. Lo segnala una nota dell’esecutivo Ue. La misura modifica e proroga un regime approvato in precedenza e introduce un obbligo di fornitura di biocarburanti.
La coesistenza dell’obbligo di fornitura e dello sgravio fiscale “rappresenta una novità e non si può prevedere in questa fase in che modo essa inciderà sul mercato nonostante tali incertezze, non esistono rischi di sovracompensazione in quanto lo sgravio fiscale proposto si applicherà soltanto ad una percentuale del biodiesel immesso e coprirà soltanto una parte della differenza dei costi di produzione”. L’aiuto è stato quindi considerato compatibile con il mercato unico.||”Sono contenta di poter approvare aiuti che promuovono l’impiego del biodiesel senza sovracompensazioni per i fornitori – dice il commissario responsabile della concorrenza, Neelie Kroes – l’Italia ha compiuto un nuovo passo verso la realizzazione degli obiettivi UE relativi all’impiego delle energie rinnovabili nel settore dei trasporti”.
Il regime fiscale agevolato per il biodiesel notificato alla Commissione Ue che l’ha ritenuto compatibile con la normativa sugli aiuti di stato, prevede che un contingente annuo di 250.000 tonnellate di biodiesel benefici di un’aliquota di accisa pari al 20% dell’aliquota applicabile al carburante diesel utilizzato come carburante per autotrazione. Tutti i produttori di biodiesel dell’Ue possono partecipare al programma e beneficiare della riduzione d’accisa.||Il contingente che beneficia della riduzione d’accisa sarà distribuito tra i produttori proporzionalmente ai rispettivi dati relativi alla produzione effettiva, cosicché soltanto una percentuale del biodiesel prodotto da ciascun produttore beneficerà dello sgravio fiscale. L’importo previsto dello sgravio fiscale, per la durata complessiva del regime di quattro anni (2007-2010), è pari a 384 milioni di euro.||Le autorità italiane hanno inoltre introdotto un obbligo di fornitura di biocarburanti: ciascun fornitore di benzine e carburanti diesel presente sul mercato italiano è obbligato a immettere una percentuale minima di biocarburanti, ricorda la Commissione. Dal primo gennaio la percentuale è pari al 2% della fornitura complessiva registrata l’anno precedente e il mancato rispetto di tale obbligo è passibile di sanzioni. La riduzione d’accisa rappresenta una misura provvisoria che facilita la transizione verso un regime, la cui introduzione non è prevista prima del 2011, in cui vi sarà soltanto l’obbligo di fornitura.