Registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali, firmato il decreto

Il Ministro dell’Ambiente d’intesa con il Ministro delle Politiche agricole ha firmato il 1° aprile il decreto che istituisce il Registro che servirà a contabilizzare quanto il sistema forestale italiano può contribuire all’assorbimento delle emissioni di gas ad effetto serra.

3 aprile 2008

“E’ con soddisfazione che accogliamo la firma del decreto da parte dei ministri Pecoraro Scanio e De Castro, che rende finalmente operativo il Registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali”. Il Sottosegretario all’Ambiente Gianni Piatti, che si era fortemente impegnato per raggiungere questo prezioso risultato, spiega: “Il Registro è una struttura istituzionale che certifica l’assorbimento di carbonio derivante dalle attività di uso del suolo previste dagli art. 3.3 (afforestazione, riforestazione, deforestazione) e 3.4 (gestione forestale, dei suoli agricoli, dei pascoli e rivegetazione) del Protocollo di Kyoto e autorizza l’impiego a detrazione di queste quantità, da parte dello Stato, nel bilancio nazionale di emissioni di gas serra”.
Nel settore forestale la certificazione messa in atto dal registro prevede l’attribuzione di un valore remunerabile (credito di carbonio) all’assorbimento di carbonio determinato dalle variazioni di superficie forestale e dalla crescita delle foreste.
Qualunque proprietario forestale, pubblico o privato, che intenda realizzare un imboschimento, rimboschimento o che si impegni ad attivare pratiche di gestione che tutelino la capacità di assorbimento di carbonio delle foreste esistenti può essere beneficiario di una quantità di crediti equivalenti alle tonnellate di CO2 fissate attraverso la messa in opera degli interventi. ||Nel settore agricolo (inclusi i pascoli) si può concorrere alla generazione di crediti di carbonio attraverso l’adozione, da parte del proprietario agricolo, di scelte di gestione volte sia a massimizzare il contenuto di carbonio nel suolo che a contenere l’emissione degli altri gas serra diversi dalla CO2, durante la messa in opera delle pratiche colturali. “Per esempio – ricorda in conclusione Piatti – l’ottimizzazione della fertilizzazione con preferenza per quella organica, l’interramento dei residui colturali, l’adozione di rotazioni colturali, la promozione di lavorazioni di superficie”.||Il Registro nazionale dei serbatoi di carbonio agroforestali è parte integrante del Sistema Nazionale dell’Inventario dei gas serra, ovvero del sistema di controllo (reporting) e contabilità delle emissioni previsto dal Protocollo di Kyoto e risponde, in maniera specifica, a quanto richiesto dagli esperti nominati dal Segretariato della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC).||Come previsto dal Piano nazionale di assegnazione delle quote di CO2 trasmesso alla Commissione europea l’istituzione del Registro consentirà ogni anno all’Italia di assorbire, attraverso il patrimonio forestale, 10,2 milioni di tonnellate di CO2 emesse, un passo importante verso gli obiettivo del Protocollo di Kyoto. Questo quantitativo potrà essere incrementato grazie al fondo di 150 milioni di euro in tre anni per progetti di forestazione previsto dalla Finanziaria 2008.||Il Registro è composto da 4 strumenti tecnici “tra loro coordinati” in grado di fornire tutte le informazioni necessarie per la compilazione delle tabelle di reporting e accounting previste dal Protocollo di Kyoto. Nella Finanziaria 2008 sono stati stanziati i fondi necessari per la realizzazione e gestione del Registro sui Serbatoi di Carbonio che ammontano a circa 2 milioni di euro l’anno.


↑ torna in cima