L’atomo senza futuro secondo Trittin, ex ministro dell’ambiente tedesco

In un articolo pubblicato su El Pais, Jurgen Trittin ha scritto che il dibattito sul nucleare in Italia e in Europa non ha alcun senso, visto che il suo peso sarà sempre più marginale.

8 luglio 2008 Fonte: Agi

Dopo l’annuncio del ritorno dell’Italia al nucleare, Jurgen Trittin, responsabile del programma di abbandono del nucleare della Germania ed ex ministro dell’Ambiente, ha commentato in un articolo pubblicato sul quotidiano spagnolo El Pais così: “E’ da 20 anni che lo sto sentendo.
Ma la realtà è che negli Stati Uniti sin dalla fine degli anni Settanta non vi è stata alcuna novità. In Europa, solo una in Finlandia. E in questo momento nell’Unione Europea sono state chiuse cinque centrali. Il peso del nucleare è in calo e contribuisce solo al 3% della nostra energia primaria. Quindi il dibattito sull’energia nucleare in Europa è sopravvalutato”.
Per l’ex ministro tedesco ritornare al nucleare non ha nessun senso. “Il nucleare non ha nessun futuro. E’ simile agli echi notturni nella foresta. Crea spavento, ma non funziona”, ha detto.||Secondo quanto riportato su El Pais, l’opposizione al nucleare di Trittin non si baserebbe su questioni sentimentali o ideologismi, ma sarebbe argomentata con dati e numeri.
“L’Agenzia internazionale per l’energia – si legge sul quotidiano – ha stimato che nel 2030 il peso dell’energia nucleare sarà inferiore a quello attuale”. E anche se il prezzo del petrolio dovesse continuare a salire, “quando si parla di piani massicci per le centrali nucleari significa effettivamente parlare anche di massicce sovvenzioni”.
Secondo Trittin, per combattere l’aumento del prezzo del petrolio, sarebbe meglio “lasciare l’auto a casa di tanto in tanto”. Per l’ex ministro tedesco il risparmio dovrebbe essere la vera chiave di volta: “Negli Stati Uniti ci sono case così poco isolate che sarebbero vietate in Germania. Vi è possibilità di risparmio in tutto il mondo ed è qui che dobbiamo mettere il denaro”.


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