Lettera di Sacert al Ministro Scajola su emendamento alla certificazione energetica in edilizia

Una richiesta ufficiale al Ministro Scajola e ai presidenti delle Commissioni coinvolte che suggerisce di eliminare l’emendamento 35.10 e di proseguire nell’approvazione delle linee guida nazionali.

21 luglio 2008

Oggetto: Emendamento 35.15 in relazione alla certificazione energetica degli edifici esistenti||Sig. Ministro,

Le sarà noto che la Commissione V ha approvato un emendamento al DL 112/08 che toglie l’obbligatorietà della certificazione energetica nel caso di compravendita di edifici esistenti, in aperto contrasto con una delle principali finalità della Direttiva europea 2002/91/CE che riguarda l’obbligo di informare i cittadini, tramite appunto il certificato energetico, sui consumi energetici dell’edificio.
L’inserimento di questa azione all’interno di un Decreto che sarà emanato all’insegna della semplificazione vorrebbe far credere che i cittadini, non avendo più la necessità di certificare gli edifici, ne possano trarre una vantaggio. ||Purtroppo non è così. Questo atto avvantaggia sicuramente gli interessi di chi non vuole far sapere quanto un edificio consuma, mentre i cittadini sarebbero invece privati di un diritto, quello di conoscere quale sarà la bolletta energetica dell’edificio che andranno ad acquistare o prenderanno in affitto e il patrimonio edilizio esistente in Italia ha una qualità energetica sicuramente scadente. Questo è tanto grave in un momento in cui il problema energetico rappresenta un elemento di forte criticità e preoccupazione per tutti. ||I cittadini hanno invece il diritto di conoscere per scegliere, e questo non può che giovare al mercato immobiliare e al mercato delle ristrutturazioni, che in questi ultimi anni hanno già avviato un forte cambiamento a beneficio non solo di chi acquista un edificio ma anche del nostro intero Paese.
Eliminare l’obbligo della certificazione degli edifici esistenti vuol dire anche nascondere il potenziale di ciò che si può fare, concretamente, per migliorare le prestazioni del nostro patrimonio immobiliare, perché la certificazione non è un atto formale inutile, una “gabella” come tante da eliminare ma un elemento di conoscenza indispensabile per capire, appunto, cosa si può fare.
||Alcune Regioni, a cominciare dalla Regione Lombardia, hanno già avviato da tempo uno schema di certificazione energetica che funziona, che ha già prodotto dei risultati positivi, che ha introdotto un reale cambiamento nel mercato immobiliare ma anche nella cultura.
La cancellazione dell’emendamento 35.15 del DL 112/8 e la pubblicazione immediata delle Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energetica degli Edifici già approvate in Conferenza Unificata, che stiamo oramai aspettando da ben tre legislature, sarebbe un segnale forte, da parte del Governo e del Suo Ministero nel confermare l’impegno preso con gli elettori nel promuovere una politica energetica che, pur ricercando nuove fonti alternative a quelle convenzionali, non trascuri l’efficacia di tutte le azioni per promuovere l’efficienza energetica a tutti i livelli. Senza l’attestato di certificazione energetica si affossa il risparmio energetico e si vanificano tutti gli sforzi fatti in questi ultimi anni.

Voglia gradire cordiali saluti.

Giuliano dall’O’ (Direttore SACERT)

(vedi anche comunicato in allegato)

Comunicato stampa Sacert (18 luglio 2008)


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