Rinnovabili ed efficienza energetica, verso un Coordinamento unitario

Dagli Stati Generali delle rinnovabili parte il percorso verso la creazione di un Coordinamento delle Fonti Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica che punti a tenere insieme tutte le realtà imprenditoriali e associative impegnate nelle rinnovabili elettriche e termiche e nell'efficienza energetica. Un passaggio chiave verso la maturità di un settore?

4 ottobre 2012 Fonte: QualEnergia.it

<p><p style="text-align: justify;">La maturità di un settore richiede un salto di qualità nella sua rappresentanza. La notizia è che oggi a Roma, nel corso di quello che può essere considerato l’ultimo incontro degli Stati Generali delle Associazioni delle Fonti Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica si è arrivati forse a indicare il percorso da intraprendere nel prossimo futuro: quello della creazione di un nuovo <strong>Coordinamento delle Fonti Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica</strong> che punti a tenere insieme tutte le realtà imprenditoriali e associative che si occupano e sono impegnate nelle rinnovabili elettriche, in quelle termiche e nell’efficienza energetica.</p><p style="text-align: justify;">Le Associazioni presenti all’odierno incontro di Roma dedicato alle <strong>Rinnovabili Termiche, all’efficienza e al biometano e ai contenuti dei decreti </strong>(quello sulla termica atteso ormai da 371 giorni) hanno considerato finalmente maturi i tempi per impostare la creazione di un nuovo soggetto autonomo a cui delegare la rappresentanza sui tavoli istituzionali, ma, potremmo aggiungere, anche verso un’opinione pubblica spesso malamente informata su queste tecnologie e sui suoi sviluppi.</p><p style="text-align: justify;">Un’idea ancora ovviamente in embrione e che non ambisce, secondo quanto si è detto, a sostituirsi alle singole Associazioni, ma piuttosto a creare un soggetto leggero capace, di volta in volta, di parlare per il settore ad una sola voce, forte, autorevole e rappresentativa nel confronto con la politica e i ministeri, così come con i media e altre forze sociali.</p><p style="text-align: justify;">Una struttura certamente non semplice da realizzare con un mondo imprenditoriale così parcellizzato in diversi fronti e interessi. Proprio per&nbsp;per questo sarà richiesta la <strong>partecipazione attiva di tutte le Associazioni del settore </strong>che dovranno definirne le modalità operative, anche attraverso uno statuto. A questo scopo si partirà da subito con specifici incontri con i rappresentanti delle Associazioni, in modo che entro la fine di novembre, forse prima, si possa presentare ufficialmente questo nuovo soggetto.</p><p style="text-align: justify;">L’idea ha avuto <strong>l’avallo anche dei rappresentanti dei ministeri </strong>presenti all’incontro di oggi. In particolare c’è stato un giudizio molto positivo da parte del sottosegretario del Ministero dell’Ambiente <strong>Tullio Fanelli </strong>che ha affermato che “questo nuovo Coordinamento potrà essere anche una forma di garanzia per tutti gli interlocutori del settore, non solo per le istituzioni energetiche, ma anche quelle finanziarie”.</p><p style="text-align: justify;">“Questa idea stava maturando da tempo. Sono quasi otto mesi che gli Stati Generali si riuniscono per provare ad avere una voce unica e la consapevolezza del proprio ruolo, al tempo stesso radicale e maturo, una voce <strong>che si prende in carico i problemi economici ed energetici del paese</strong>, visto che nei prossimi 10-20 anni ingenti investimenti andranno nella direzione delle rinnovabili e dell’efficienza energetica”, ha detto Gianni Silvestrini direttore scientifico del Kyoto Club.</p><p style="text-align: justify;">GB Zorzoli, presidente di ISES Italia, si augura che “il Coordinamento possa garantire un rapporto continuo con la vasta platea associazionistica di settore e che sia capace di arrivare alle riunione plenarie già avendo maturato alcune specifiche posizioni e, quindi, che esse siano di approfondimento e soprattutto abbiano carattere decisionale”.</p><p style="text-align: justify;">Su Qualenergia.it seguiremo il processo di costituzione di questo nuovo soggetto che abbiano spesso invocato su queste pagine, visto che questo comparto non può e non deve più considerarsi marginale nell’attuale sistema energetico, tanto meno in quello che verrà.</p></p>


↑ torna in cima