Soluzioni e idee per ridurre le emissioni. La campagna ‘A world you like, with a climate you like’

L'iniziativa della Commissione Europea "Un mondo che piace a te". Piattaforma per discutere di soluzioni a favore del clima, valutando quanto si possa fare con le soluzioni esistenti, gradi o piccole che siano. Come ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità della vita. Un articolo di Connie Hedegaard, Commissario per l'Azione per il clima.

23 novembre 2012

<p>La Commissione europea ha appena una nuova campagna di sensibilizzazione a livello europeo con il motto "Un mondo come piace a te". Il suo scopo è dare risalto a soluzioni già esistenti per conseguire l’obiettivo dell’UE di ridurre dell’80-95% le emissioni di gas serra entro il 2050, attraverso progetti, idee, azioni della vita quotidiana. Il <a href="http://world-you-like.europa.eu/it/">sito in italiano</a> della campagna (A world you like, with a climate you like). E poi su Facebook e su Twitter.</p><p>A questo proposito pubblichiamo un articolo di <b>Connie Hedegaard</b>, Commissario europea per l’Azione per il clima, a supporto dell’iniziativa.</p><p>Quotidianamente i media riportano notizie allarmanti sul crollo di nuovi record: sale il livello delle emissioni di CO2, si moltiplicano e intensificano fenomeni come lo scioglimento dei ghiacciai, la siccità, le alluvioni e di conseguenza continuano ad aumentare i prezzi dei generi alimentari. Non c’è da stupirsi che la gente si dica sempre più scoraggiata e preoccupata per i cambiamenti climatici.</p><p>Quando lo scorso anno la Commissione ha condotto un sondaggio sul clima, i 27000 cittadini intervistati in tutto il continente hanno dichiarato di essere più preoccupati per i cambiamenti climatici ora di quanto non lo fossero prima del vertice di Copenaghen del 2009. Anche questo dato non stupisce, dal momento che la maggior parte delle persone si rende perfettamente conto che il problema del clima non è scomparso soltanto perché abbiamo dovuto investire le nostre forze per affrontare la crisi economica.</p><p>Eppure, nonostante la crescente presa di coscienza, troppe persone in troppi paesi fanno troppo poco. Molti non fanno neanche quel poco che comporterebbe un risparmio di tempo e denaro. In parte questo atteggiamento deriva da ostacoli e mancanza di incentivi. Credo però che abbia anche a che fare col fatto che la paura riesce a motivarci soltanto fino a un certo punto. Tutti noi abbiamo bisogno di qualcosa a cui aspirare e per cui battersi. Abbiamo bisogno di sapere molto concretamente cosa possiamo fare, e di farlo nella consapevolezza che è importante.</p><p>Vorrei sottolineare che è DAVVERO importante. È in gioco il futuro stesso del nostro pianeta. Se tutti gli europei cambiassero abitudini in ambiti come l’alimentazione, gli acquisti, i trasporti e il riscaldamento, entro il 2020 potremmo ridurre le emissioni di CO2 di una quantità equivalente a quelle annue di Irlanda, Francia, Finlandia, Belgio e Portogallo messi insieme.</p><p>Ecco perché la Commissione europea ha appena lanciato una <b>nuova campagna di sensibilizzazione a livello europeo</b>. Insieme a <b>Ed Davey</b>, il ministro britannico dell’energia e dei cambiamenti climatici, il vincitore del premio Oscar come migliore attore 2011 Colin Firth ed eminenti rappresentanti del mondo dell’industria e della società civile di tutta Europa, ho dato il via la scorsa settimana, presso il municipio di Londra, alla campagna "Un mondo che piace a te. Con il clima che vuoi!".<br /><b><br />"Un mondo che piace a te"</b> è una piattaforma per discutere di soluzioni a favore del clima. Cosa significa? In primo luogo, invece di concentrarci soltanto sul problema, vogliamo accertare quanto si possa fare con le soluzioni esistenti. Soluzioni, grandi o piccole, che riducono le emissioni di CO2 e migliorano la qualità della nostra vita. Non c’è un singolo paese dell’UE che non possa vantare soluzioni originali e innovative: opere architettoniche fuori dal comune; sedi sociali, municipi, ospedali, alberghi, persino interi quartieri ecocompatibili; trasporti pubblici intelligenti, dove le nuove tecnologie contribuiscono a ridurre sia il traffico che l’inquinamento; ristoranti rinomati che utilizzano esclusivamente ingredienti prodotti localmente.</p><p>In secondo luogo, significa che vogliamo andare oltre la comunicazione a senso unico. Lungi da noi l’intento di insegnare alla gente come vivere la propria vita. Noi <b>vogliamo condividere idee</b>: ad esempio, su come migliorare la nostra salute o ridurre la bolletta della luce. Desideriamo anche ascoltare e capire che cosa impedisce alla gente di fare delle scelte intelligenti come, ad esempio, andare al lavoro in bicicletta. Nelle grandi città europee i cittadini trascorrono in media otto giorni interni all’anno bloccati nel traffico. Prendendo la bicicletta risparmierebbero denaro e tempo ed emetterebbero meno CO2. Inoltre, ogni anno potrebbero smaltire ben quattro chili di grasso. Dico sul serio: cosa ce lo impedisce? Lo stesso vale per il risparmio energetico a casa. Abbassando il riscaldamento di un solo grado possiamo risparmiare fino al 5-10% all’anno sulla bolletta.</p><p>Se molte persone non fanno queste scelte dev’essere perché non ne sono a conoscenza o perché alcuni ostacoli glielo impediscono. Dobbiamo saperne di più su questi ostacoli per poter discutere con i governi degli Stati membri come rimuoverli.</p><p>Invitiamo pertanto i cittadini a<b> partecipare al dibattito</b>. Lo stesso vale per le imprese e le organizzazioni partner. Mettiamo a loro disposizione il nostro sito web e gli eventi che organizziamo come vetrina per esibire le soluzioni trovate. Tutti avranno la possibilità di partecipare ad un concorso per la soluzione migliore e più originale. Riteniamo essenziale offrire un valore aggiunto alle organizzazioni che sostengono la nostra iniziativa, perché la collaborazione costituisce il DNA della campagna. Siamo molto grati per il grande interesse che organizzazioni di tutta Europa hanno dimostrato per questa iniziativa. Al momento del lancio, oltre 75 organizzazioni di tutti gli Stati membri, tra cui associazioni di categoria, ONG, università e istituzioni governative, avevano già aderito come partner ufficiali.</p><p>Ogni giorno nascono nuove iniziative e forme di collaborazione. La scorsa settimana un’importante rivista economica austriaca ci ha destinato uno spazio pubblicitario, mentre la Confindustria danese ha invitato i rappresentanti delle imprese a visitare alcune fabbriche in prima linea nella ricerca dell’efficienza energetica. Inoltre, l’alleanza internazionale Sustainia, capeggiata da Arnold Schwarzenegger, ha annunciato il suo sostegno alla campagna "Un mondo che piace a te". Il prossimo anno cercheremo insieme di avviare un dialogo politico su come modificare i comportamenti e diffondere su larga scala le soluzioni a favore del clima.</p><p>Il mio invito ai governi, alle imprese e ai cittadini europei è questo: <b>unitevi a noi</b>. Aiutateci con iniziative concrete. Aiutateci a condividere le soluzioni. Aiutateci ad individuare il migliore progetto europeo per ridurre le emissioni. Aiutate voi stessi e gli altri a risparmiare tempo e denaro. Aiutiamoci a vicenda per costruire un mondo che ci piace!</p><p></p>


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