Cambiamenti climatici: quale futuro per il nostro cibo?

In un futuro ormai prossimo avremo meno cibo, che sarà più costoso e quindi non accessibile a tutta la popolazione mondiale. Entro il 2050 il prezzo dei cereali aumenterà del 20-40%. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Climatic Change.

28 agosto 2013

<p>Precipitazioni abbondanti, umidità del suolo, alluvioni, esondazioni: questi <b>eventi climatici estremi</b> sono in aumento e hanno effetti negativi sull’agricoltura, motore della nostra economia. <br />La <b>disponibilità della risorsa idrica</b>, inoltre, è importante per questo settore: permette infatti la crescita delle colture e fa sì che gli agricoltori possano adattarsi, ricorrendo così all’irrigazione, nei periodi in cui scarseggiano le precipitazioni.</p><p>In un futuro ormai prossimo avremo <b>meno cibo, che sarà più costoso</b> e quindi non accessibile a tutta la popolazione mondiale. Riso, grano e cereali, ma anche altre colture che rientrano nella maggioranza delle diete nel mondo, soprattutto per i poveri, rischiano un forte taglio a causa degli eventi estremi climatici sempre più frequenti ed entro il 2050 il prezzo dei cereali aumenterà del 20-40%. <br />È quanto emerge da una <b>ricerca pubblicata sulla rivista Climatic Change</b>, secondo cui questo avrebbe anche costi rilevanti per il welfare globale, pari a 280 miliardi di dollari l’anno. <br /><i><br />(Fonte: Ansa) <br /></i></p><p></p>


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