Settimana Europea della mobilità sostenibile, purché non sia retorica

Il modello "insostenibile" nelle nostre città richiede azioni e impegni ogni giorno dell’anno, non solo in occassione della Settimana EU della mobilità, che rappresenta un'opportunità di investimento per l'Europea. Un articolo di Anna Donati, Gruppo di Lavoro "Mobilità sostenibile" di Kyoto Club.

19 settembre 2016

<p>Dal 16 al 22 settembre è in programma l’edizione della Settimana europea per la mobilità sostenibile promossa dalla Commissione Europea e realizzata da oltre 1700 città. “Smart mobility. Strong economy” è lo slogan scelto quest’anno per indicare l’importanza per i cittadini e le imprese di muoversi in modo sostenibile ed efficiente, con tanto di studi che dimostrano il nesso tra buoni servizi ed occupazione.

Nata nel 2002 in modo stabile per promuovere il cambiamento tra i cittadini, vuole sollecitare le istituzioni ad adottare misure permanenti nel campo della mobilità per ridurre l’uso dell’auto ed aumentare l’uso della bicicletta, del trasporto pubblico, del camminare. Trovare cioè “il giusto mix” come recita una efficace campagna di comunicazione europea, per ridurre inquinamento, congestione ed aumentare l’accessibilità e gli spazi pubblici da condividere. Una campagna che si allargando oltre i confini europei, con l’adesione di città dalla Russia, dalla Corea del Sud, Giappone, Messico e Mali, perché il traffico veicolare è un problema che attanaglia le città ad ogni latitudine del pianeta.

Scorrendo la lista delle città aderenti (www.mobilityweek.eu) si nota che sono maggiori in quei paesi dove la mobilità è insostenibile (Italia, Spagna) mentre diminuiscono nei paesi che hanno dei migliori servizi di trasporto collettivo, più mobilità ciclistica e città meglio regolate (Germania, Francia, Regno Unito). Ed anche questo è logico.

Le città italiane che partecipano ad oggi sono 138, localizzate al nord, centro e sud, coinvolgono grandi città, diversi capoluoghi di provincia e numerose città medio piccole. Le iniziative organizzate dalle città vanno dagli eventi culturali, alle misure permanenti alla giornata “car free city”: i temi più frequenti sono la promozione della bicicletta, la moderazione del traffico con zone 30 in particolare a ridosso delle scuole, la discussione su PUMS e PUT.

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sul portale Muoversi in città l’articolo di Anna Donati del GdL “Mobilità sostenibile” di Kyoto Club.

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