La Commissione Europea riconosce l’efficienza energetica come un investimento: questa è l’Europa che ci piace

La Commissione Europea ha rivisto le regole contabili sul trattamento dei Contratti pubblico-privato di Prestazione Energetica (Energy Performance Contracts, EPCs). Finalmente, un intervento pubblico sull'efficienza energetica non sarà più considerato un debito, ma un investimento. Una vittoria della società civile, delle aziende dell'efficienza energetica e del Kyoto Club.

19 settembre 2017

Oggi la Commissione Europea ha pubblicato un comunicato che fa proprie le ragioni di EU-ASE, nel cui Board è rappresentato anche Kyoto Club, e di Coalition for Energy Savings.

La Commissione ha fatto sapere di aver modificato le regole contabili sui contratti di prestazione energetica: ora le autorità pubbliche non saranno più costrette a classificare come debito pubblico i finanziamenti da terzi per interventi di efficienza energetica, né dovranno più rifiutare buoni progetti per non mandare in rosso i loro conti.

Una vittoria della società civile, delle progressive companies impegnate nell'efficienza energetica e delle reti ambientaliste: dopo la revisione delle accounting rules da parte di Bruxelles, saranno ora possibili ingenti finanziamenti privati nel settore a livello europeo. Grazie a questa revisione sarà ora possibile investire in edifici a basso impatto, offrire servizi di illuminazione pubblica provenienti da fonti pulite e con costi ridotti, ridurre l'inquinamento dell'aria e assicurare una qualità della vita più alta per i cittadini UE.

Già lo scorso luglio il Kyoto Club aveva parlato dettagliatamente della questione.

Sempre in mattinata l'Eurostat, l'Istituto Statistico della Commissione Europea, ha pubblicato una nota aggiornata in cui chiarisce le nuove norme relative ai Contratti di Prestazione Energetica.

"Grazie alle linee guida riviste oggi pubblicate, sarà più facile per le scuole, gli ospedali e gli altri edifici pubblici investire allo scopo di migliorare l'efficienza energetica" ha dichiarato Miguel Arias Cañete, Commissario europeo per l'Azione per il Clima e l'Energia.

"Questa è l'Europa che ci piace" ha detto in una nota Sergio Andreis, direttore del Kyoto Club. Andreis, esprimenendo "grande soddisfazione per quello che è di fatto il riconoscimento dell'importanza dell'efficienza energetica nelle politiche ambientali e climatiche dell'Unione", ha poi dichiarato che la revisione delle regole comporterà "enormi possibilità di investimenti e creazione di nuovi posti di lavoro qualificati all'interno dell'UE".


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