Presentate a Milano le mense biologiche scolastiche certificate. Martina:”prosegue l’impegno per promuovere la sostenibilità”.

È avvenuta oggi - lunedì 18 dicembre - a Milano la presentazione delle mense biologiche scolastiche certificate, che saranno attive dal prossimo anno. Per qualificarsi come biologiche le mense scolastiche devono rispettare alcuni criteri minimi di utilizzo in peso e per singola tipologia di prodotti bio. Attualmente esistono due tipi di certificazioni: mense argento e mense oro.

18 dicembre 2017

Arrivano anche le mense biologiche scolastiche certificate: si tratta di un sistema pubblico di riconoscimento in base alle percentuali e alle tipologie di prodotti bio usati.  La presentazione si è svolta stamattina, lunedì 18 dicembre,  in una scuola di Milano alla presenza del Ministro Maurizio Martina. 

I criteri di garanzia e certificazione delle mense biologiche sono stati concordati con il Ministero dell'Istruzione, le Regioni e i Comuni, e i marchi che identificano le mense scolastiche.

Attualmentela legge prevede l'esistenza di due tipologie di mense bio, quelle argento e quelle oro, con la eurofoglia che è il simbolo Ue del biologico: nello specifico, quelle del primo tipo sono legate ad un maggiore utitlizzo di prodotti di tipo biologico.

Con l'obiettivo di ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole è anche istituito un fondo stabile gestito dal Ministero delle politiche agricole con le Regioni.

"Il nostro impegno – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – per favorire e promuovere modelli agricoli e alimentari sostenibili va avanti anche attraverso il progetto delle mense scolastiche biologiche certificate. Abbiamo fissato regole chiare e condivise per valorizzare le scuole che vogliono favorire l'utilizzo di prodotti biologici, favorendo i principi di una sana alimentazione. Ci sono criteri di premialità anche per chi riduce gli sprechi alimentari e utilizza prodotti del territorio, per un'integrazione di filiera che coinvolga i produttori agricoli biologicil ocali. Il Fondo che abbiamo istituito potrà contribuire a rendere più accessibili i servizi e a proseguire le azioni di educazione alimentare iniziate con la stagione di Expo Milano. L'Italia – ha poi concluso il titolare del Mipaaf – si conferma anche con questi strumento un punto di riferimento per il biologico nel mondo. Abbiamo oltre 1,8 milioni di ettari coltivati e più di 70mila operatori, con questo ulteriore tassello rendiamo più forte il settore".
 
I CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
La mensa scolastica, per qualificarsi come biologica, è tenuta a rispettare, con riferimento alle materie prime di origine biologica, le seguenti percentuali minime di utilizzo in peso e per singola tipologia di prodotto 

MARCHIO ARGENTO
– frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine: 70%
– uova, yogurt e succhi di frutta: 100%
– prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne,
pesce da acquacoltura: 30%
 
È prevista anche una qualificazione di eccellenza della mensa scolastica biologica nel caso in cui l'utilizzo di materie prime di origine biologica raggiunga le percentuali in peso e per singola tipologia di prodotto di seguito indicate 

MARCHIO ORO
– frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale (escl. succhi di frutta), pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine: 90%
– uova, yogurt e succhi di frutta: 100%
– prodotti lattiero-caseari (escl. yogurt), carne,
pesce da acquacoltura: 50%
 
CRITERI DI PREMIALITÀ
 Per ridurre lo spreco alimentare e l'impatto ambientale, le stazioni appaltanti inseriscono nei bandi di gara, tra gli altri, i seguenti criteri di premialità: 
– impegno a recuperare i prodotti non somministrati e a destinarli ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari
 – percentuale di utilizzo di alimenti biologici prodotti in un'area vicina al luogo di somministrazione del servizio per ridurre l'impatto ambientale. L'area di produzione è considerata vicina se si trova in un raggio massimo di 150 km.

Maggiori informazioni sul sito del Ministero delle politiche agricole


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