Il solare termodinamico chiude. La guerra persa con burocrazia e comitati
Blocco totale. L’associazione di categoria, Anest, si scioglie: 14 progetti avviati con 300 milioni di investimenti senza che nessuno di questi arrivasse in porto.
L’associazione imprenditoriale di categoria, l’Anest, giorni fa si è riunita in assemblea e ha deliberato lo scioglimento.
Il settore industriale del solare termodinamico in Italia è morto ancora in fasce, senza essere riuscito a costruire nemmeno una centrale, ucciso ancora bambino da politici assetati di consenso, da comitati nimby del no-a-tutto, da funzionari pubblici corrivi, da norme contraddittorie e tardive, da piani energetici, climatici e ambientali pieni di verbi coniugati nel modo condizionale del periodo ipotetico dell’irrealtà.
Racconta Gianluigi Angelantoni, imprenditore, presidente della scioglienda associazione Anest e Vicepresidente di Kyoto Club: "Noi avevamo costituito la società Archimede Solar Energy, che oggi senza più progetti è rimasta con un solo dipendente, che è l’amministratrice delegata Federica Angelantoni, mia figlia, con l’incarico di definire un trasloco forzato in Cina".