Coronavirus, prezzo del petrolio e futuro della transizione energetica

Bassi prezzi del barile protratti a lungo potrebbero avere ripercussioni sull'industria petrolifera o anche sulle politiche in favore delle rinnovabili? La redazione di QualEnergia.it ne parla con Ugo Bardi dell'Università di Firenze.

23 marzo 2020 Fonte: QualEnergia.it

Il Covid19 non sta solo uccidendo persone, intasando i sistemi sanitari, obbligando tutti a tapparsi in casa e rovinando interi settori economici: sta anche, inevitabilmente, stravolgendo il mondo dell’energia.

Anche se la produzione energetica, essendo strategica, va avanti come prima, molti piani per l’installazione di nuovi impianti a rinnovabili sono nel limbo dell’incertezza. Per esempio, sia per il rallentamento dell’industria cinese dei pannelli che per l’impossibilità di ottenere i permessi, per la chiusura degli uffici, si va verso lo stop all’installazione di nuovo solare in Germania.

E per quanto riguarda l’Italia anche QualEnergia.it, segnalerà i problemi incontrati dagli operatori.

Ma a parte le difficoltà immediate, che potrebbero rientrare in qualche mese, se tutto va bene, quale potrebbe essere l’effetto sul lungo termine di questa crisi, che, da sanitaria, diventerà certo economica e forse anche peggiore di quella del 2008, con, prevede l’Organizzazione Mondiale del Lavoro, con decine di milioni di disoccupati e cali del Pil nelle varie nazioni, anche a doppia cifra.

Primo segno dei problemi di lungo termine è forse l’improvviso collasso del prezzo del petrolio, passato in meno di un mese da 55 fino a 20 dollari al barile.

continua a leggere


↑ torna in cima